Per 20 lunghi anni i fan di Akira, l’opera a cura di Katsuhiro Otomo, hanno atteso l’uscita del progetto americano annunciato da Warner Bros.
Il gigante americano si è lasciato scappare l’occasione di realizzare uno dei progetti più interessanti della scena. E non lo ha fatto gratuitamente. Nel dettaglio, sono stati spesi milioni di dollari senza aver mai raggiunto alcun risultato concreto.
Le conseguenze? A distanza di 20 anni Warner Bros rinuncia alla sfida, lasciando scadere i diritti che aveva sull’opera. Di conseguenza la proprietà torna in possesso di Kodansha, storico editore giapponese del manga originale.
Perché Akira ha cambiato il mondo?
Akira è una delle opere più apprezzate di sempre. Caposaldo di quella corrente che definiamo steampunk e delle atmosfere distopiche, il film anime di Akira ha contribuito a far conoscere gli anime in Occidente, aprendo la strada ad altre opere giapponesi.
Ma non solo. La pellicola ha fortemente influenzato la cultura cyberpunk mondiale, ispirando registi come i Wachowski per Matrix e numerosi artisti, musicisti e game designer.
Il pensiero che un film così potente potesse essere caduto nelle attenzioni di un gigante come la Warner Bros, un po’ ci spaventava. D’altrocanto però ci lasciava sperava in qualcosa di memorabile, che però non ha mai visto la luce del sole.
Dettagli su Akira
Il viaggio di Akira inizia dalla matita di Katsuhiro Otomo. Il manga originale infatti è stato pubblicato dal 1982 al 1990, aprendo un varco verso l’occidente per altre opere simili.
Il manga di Akira è un’opera monumentale con disegni dettagliatissimi e una narrazione complessa. Racconta una Tokyo post-apocalittica, ricostruita dopo una misteriosa esplosione che ha distrutto la città e scatenato la Terza Guerra Mondiale.
Al centro della storia ci sono Kaneda, un teppista motociclista, e Tetsuo, suo amico d’infanzia che sviluppa poteri psichici devastanti. Il focus sulle situazioni sociali disagiate ha sicuramente aiutato l’opera a farsi strada nella società degli anni 80/90.
Sono passati più di trent’anni dalla fine della Terza Guerra Mondiale che ha devastato la Terra. Kaneda è a capo di una banda di motociclisti di cui fa parte il giovane Tetsuo. Una sera Tetsuo rimarrà coinvolto in un incidente e, sotto gli occhi dei suoi amici, verrà trascinato via dai militari. Molto presto il ragazzo scoprirà di avere poteri soprannaturali che, a causa della sperimentazione messa in atto dal Governo, prenderanno il sopravvento sulla sua volontà. Apprenderà che Akira, un’entità dal potere incommensurabile, è prossimo al risveglio e questa notizia scatenerà in lui una malsana rivalità e al contempo una furiosa ricerca di risposte sulle sue capacità.
Mentre il film anime, arrivato nel 1988, è considerato uno dei capolavori assoluti dell’animazione mondiale. È visivamente impressionante, con animazioni fluide e scenari dettagliati che ancora oggi risultano sorprendenti.
Il film semplifica molto la trama rispetto al manga (che era ancora in corso quando uscì il film) ma ne conserva i temi principali. E proprio sui temi di Akira occorre spendere due parole.
Le principali tematiche affrontate erano avanti rispetto a ciò che in quel periodo trattavano le altre opere. Akira ha puntato l’attenzione su concetti come distruzione e rinascita, la paura di aver ottenuto un potere incontrollabile e l’instabilità politica e sociale.
Specchio di una società che forse ancora non si riconosceva, ma che attualmente sembra vicinissima alla realtà che viviamo. Insomma, arrivati a questo punto speriamo che l’idea di un remake o comunque di un progetto che ci riporti sullo schermo Akira non resti nel dimenticatoio.
E a te piacerebbe un nuovo progetto su Akira? Faccelo sapere nei commenti.
fonte: hollywoodreporter
