Il Mostro della Laguna Nera è un’avventurosa e inquietante graphic novel realizzata da Dan Watters e da Ram V. Pubblicata in Italia da saldaPress, l’opera è arricchita dai disegni di Matthew Roberts e dai colori evocativi di Trish Mulvihill e Dave Stewart. Questo volume è l’ultima proposta (in ordine di tempo) della collana Universal Monsters – nata grazie alla collaborazione tra Skybound e Universal – che ha già riportato in auge i personaggi di Dracula e a Frankenstein.
Sequel diretto dell’omonimo film cult del 1954, questa graphic novel riporta i lettori nuovamente all’interno di un incubo acquatico.
Noi di MegaNerd l’abbiamo letto, e in quest’articolo vi raccontiamo perché è un’opera che potrebbe piacere agli appassionati di horror, di fantascienza e, naturalmente, a chi ha amato il celebre classico cinematografico.
Il Mostro della Laguna Nera a fumetti
Il Mostro della Laguna Nera conduce il lettore ad un nuovo avvistamento della creatura, creduta in precedenza definitivamente sconfitta. Dai fondali fangosi e misteriosi del Rio delle Amazzoni infatti emergono nuove e inquietanti sorprese. Decenni dopo gli eventi narrati nell’iconico film horror del 1954, la giornalista Kate Marsden insegue uno spietato serial killer nel cuore della giungla Amazzonica.
Accanto a lei ci sono il Dottor Edwin Thompson e il suo fedele collaboratore Christiano: insieme, si lanciano in una caccia implacabile, mossa da una forte sete di vendetta che contamina ogni loro passo. La spaventosa creatura, ibrido tra umano e pesce, torna a seminare terrore, ma questa volta non è l’unica minaccia nascosta nella laguna.
Al centro del racconto c’è proprio il sentimento della vendetta, che invade ogni pagina e, come il fango della palude, si attacca prepotentemente ai personaggi senza lasciarli più. A partire da Kate che è spinta dalla rabbia, dall’impulsività e dall’urgenza di trovare delle risposte.
Sopravvissuta miracolosamente per due volte a tentativi di omicidio, non sa chi abbia cercato di annegarla, ma è determinata a scoprirlo. E la sua ossessione ha un nome: Darwin Collier, ex militare congedato per condotta violenta, sospettato di numerosi omicidi mai provati. È lui il bersaglio della sua missione, l’uomo che, secondo il suo istinto, potrebbe aver provato ad ucciderla.
Anche il Dottor Edwin Thompson, però, ha i suoi conti in sospeso. Dopo l’ultima spedizione nella laguna, dove ha perso una giovane ittiologa a lui molto cara, è disposto a qualsiasi cosa pur di sconfiggere il mostro e vendicare così questa ingiusta morte. Tra appunti, studi sui cadaveri e ricerche ossessive, il Dottor Thompson è determinato a trovare la creatura e ucciderla a qualunque costo.
Il legame con l’acqua e il vero nemico
Anche in questo caso l’acqua, come nel film originale, è un elemento centrale. È uno spazio vivo e mutevole e pieno di misteri. Per Kate, che ha guardato la morte negli occhi per ben due volte, l’acqua smette di essere solo un pericolo e diventa qualcosa di molto più ancestrale, un legame profondo e viscerale con il mostro.
Ed è proprio da questa nuova consapevolezza che nasce un dubbio: e se la Creatura non fosse davvero un nemico? Se i veri mostri fossero solo coloro con le sembianze più familiari?
Ancora una volta ci troviamo difronte ad un’opera in cui una creatura viene incolpata ingiustamente, mentre il male si cela tra noi essere umani, molto più spietati, pericolosi e imprevedibili.
Il Mostro della Laguna Nera è una graphic novel colma di avventura, elementi horror e sci-fi. Le splendide illustrazioni firmate Matthew Roberts e i colori di Trish Mulvihill e Dave Stewart riescono a rendere l’opera davvero viva e piena di dettagli, immergendo i lettori in un universo tanto inquietante quanto affascinante.
Un’opera che non si limita a riportare in scena una leggenda del cinema, ma la rinnova in chiave moderna, facendoci riflettere su chi siano davvero i mostri da temere.
