The Witcher – Recensione prima stagione

Contadini, maghi e cavalieri di ogni dove, stringetevi attorno al fuoco per ascoltare una storia di intrighi e magia, di mostri e profezie; la storia che racconta le gesta del Lupo bianco: questa è la recensione di The Witcher, prima stagione

recensione the witcher

Il 20 dicembre ha debuttato su Netflix la nuova serie fantasy con Henry Cavill basata sui libri di Andrzej Sapkowski, riscuotendo subito un buon apprezzamento di pubblico con una percentuale di gradimento del 93% sul celebre sito di recensioni Rotten Tomatoes. Personalmente conoscevo la saga avendo letto il primo libro e avendo giocato al terzo episodio del videogame che ha reso davvero celebre The Witcher, ma il vero hype è arrivato durante il Lucca Comics & Games di quest’anno, quando sono stati esposti i costumi originali della serie, insieme a un dungeon interattivo capace di catapultare i partecipanti nel tetro mondo di Geralt di Rivia (vi posto qualche foto dei costumi e del materiale esposto durante la kermesse lucchese.)

Si tratta di un fantasy nel senso stretto del termine, che in questa prima stagione racconta le vicende del protagonista Geralt di Rivia (ben impersonato da Henry Cavill), un guerriero mutato che a pagamento si occupa di feroci e letali mostri, della contadina Yennefer di Vengerberg (interpretata da un ottima Anya Chalotra) e della sua trasformazione da sfortunata e gobbuta contadina in bellissima e potente maga, e della piccola Cirilla (per gli amici Ciri, interpretata da Freya Allan), principessa di un regno caduto in disgrazia in seguito a una feroce guerra, che si ritroverà a vagare in cerca di Geralt. Le vicende dei tre protagonisti s’incastrano bene in un mondo vastissimo e ben delineato dove intrighi politici, oscuri rituali, profezie, guerre e creature di ogni genere sono la normalità. Con tanta carne al fuoco il pericolo di un affresco raffazzonato e troppo confuso era dietro l’angolo, ma tutti gli elementi sono incastrati in maniera sapiente così da comporre un puzzle intrigante e coinvolgente. Attingere alla spaventosa mole di pagine scritte dall’autore dei romanzi, per una stagione di otto episodi che ha il sapore del prologo, non era certo impresa facile ma il risultato finale è un ottimo prodotto che intrattiene con pochi cali di ritmo.

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La storia, di per sé molto lineare, è resa più stimolante da una serie di flashback e flashforward, che sebbene possano inizialmente confondere lo spettatore, ci restituiscono un coinvolgimento che tiene incollati allo schermo; forse la vera pecca di quest’arguzia narrativa sta nel fatto che, irrealisticamente, alcuni personaggi non invecchiano e a distanza di anni li vediamo sempre uguali (la regina è un caso lampante), rendendo ancora più difficile allo spettatore distinguere le varie linee temporali, ma è una sbavatura leggera e facilmente perdonabile. Ciò che invece è meno perdonabile è l’uso degli effetti speciali nella realizzazione di alcuni mostri, decisamente un pugno in un occhio considerando il livello della produzione; forse sarebbe bastato ricorrere al trucco o a delle maschere per ottenere un risultato migliore in alcuni frangenti.

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A parte queste pecche, la serie è davvero godibile e quasi perfetta su molti aspetti. I costumi sono davvero ben realizzati, così come le scene di combattimento che risultano adrenaliniche e verosimili nonostante coinvolgano magia e creature fantastiche, le ambientazioni sono ben scelte e caratterizzate, il trucco dei personaggi è davvero d’impatto e le musiche sono d’atmosfera; in particolar modo le ballate del simpatico bardo Ranuncolo, personaggio ben riuscito, in grado di conferire una parte ironica alla narrazione, (interpretato da un frizzante Joey Batey) rimangono impresse e fanno scorrere con piacere i titoli di coda degli episodi fino alla fine.

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Chi si aspettava una fedele trasposizione dei libri o un mero fan service della serie videoludica rimarrà deluso, perché la serie si pone come una storia accessibile a tutti, rivolta anche a chi non ha mai sentito parlare di questa saga e che piuttosto invoglia a volerne sapere di più, ponendosi come un punto di partenza, più che un traguardo. Una prima stagione ben riuscita che pone le basi per un’epopea imperdibile per gli appassionati del genere fantasy ma allo stesso tempo gradevole per tutti gli altri. La seconda stagione è già stata annunciata e le riprese inizieranno a Londra all’inizio del 2020 per un’uscita prevista a gennaio 2021 e sicuramente non sarà l’ultima, visto il successo e la mole di storie e trame a cui attingere. Personalmente ho apprezzato molto la serie e mi ha tenuto incollato allo schermo in una maratona no stop; il mio consiglio e di vedere almeno i primi tre episodi per farvi un’idea del prodotto. Non mi resta che augurarvi buona visione e ricordate: Toss a coin to your witcher!

 

 

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