Rockerduck: il mangia bombette rivale di Paperon de’ Paperoni

Se vivessi a Paperopoli non avrei dubbi sull’attività da voler aprire: una bella boutique di cappelli con una predilezione per le bombette. Tra chi si mangia le tube e chi, appunto, le bombette, il guadagno sarebbe assicurato. La sfida all’ultimo cappello commestibile, con l’aggiunta di un po’ di sale per insaporire la sconfitta da parte del fedele maggiordomo Lusky, è la proverbiale conclusione, quando a fare la comparsa è il Rockfeller in versione papero: John Davison Rockerduck.

Se non entrano in funzione i dispositivi anti fattucchiera o gli allarmi a prova di bassotto, il sesto senso di Paperone è comunque continuamente all’erta, pronto a fronteggiare il secondo papero più ricco della città. Impeccabile nel suo abito elegante, rigorosamente in cravatta, Rockerduck è sempre pronto a scovarne una per provare a conquistare il primo posto sul podio quando si tratta di guadagno. E non solo. La sindrome da eterno secondo, Rockerduck la soffre in ogni campo, basti pensare a dove vivono i due vecchi riccastri. Se il Deposito svetta sulla cima della collina Ammazzamotori, il Palazzo Rockerduck ne domina la base.

Sapete che se le sono promesse anche per chi fosse in possesso della residenza più alta di Paperopoli? Poiché il Palazzo di Rockerduck era più alto, Paperone aggiunse la cupola rossa per riconquistare il primato.

Papercreatura di Carl Barks, Rockerduck in Italia ha trovato la sua fortuna . In effetti il Maestro Barks lo accantonò immediatamente dopo il suo esordio nel 1961 con la storia Paperon de’ Paperoni e la superbenzina, preferendogli, quando si tratta di farlo andare fuori dai gangheri, Cuordipietra Famedoro.

Fortunatamente il papero venne ripreso dagli autori italiani solo due anni più tardi. La caratterizzazione italiana del nemico di Paperone piacque anche agli studi Disney americani, che lo ricondussero in breve tempo nell’Olimpo delle spalle fortunate per le storie di Paperone.  Abbandonata la folta chioma, preferendo un bel paio di basette ribelli, Rockerduck è protagonista di mille e più storie, quando si parla di affari. Fedele braccio destro, disposto a tutto pur di non vederlo rosicchiare l’ennesimo cappello, insostituibile dispensatore di sale all’occorrenza, Lusky è l’esecutore materiale dei piani non proprio leali di Rockerduck. Poveri Battista e Lusky, ma quanta pazienza hanno per sopportare i loro principali?

Luogo più o meno neutro dove i due ricconi s’incontrano spesso è il club dei miliardari. Nel posto più esclusivo di Paperopoli, dove uno si presenta rigorosamente in palandrana vecchia e l’altro con un vestito che odora di dollari, i battibecchi accesi tra Paperone e Rockerduck (non li sopporta più nessuno) sono quanto di più utile per comprendere la loro diversità nonché le rispettive origini. Rockerduck è un magnate della finanza, la sua fortuna è legata, almeno all’origine, principalmente al petrolio, ma nell’oro ci sguazza sin dalla tenera età, a differenza di Paperone. Rockerduck è figlio di un ricco imprenditore. Se seguiamo la linea di Don Rosa, il padre di Rockerduck partecipò alla corsa all’oro e nello stesso periodo in Scozia abbiamo già un giovane Paperone. Questo ci porta a concludere che Rockerduck sia più giovane del vecchio cilindro di qualche anno. Fatto sta che mentre quest’ultimo cercava di costruire la sua fortuna, Rockerduck si gongolava già tra i profumati verdoni. Ebbene sì, Rockerduck ha l’arroganza tipica dei super ricchi. Ossessionato dall’insuperabile senso degli affari del suo rivale, sopporta con fastidio la faticosa rincorsa e per questo a volte cede al lato oscuro della forza alleandosi con i Bassotti o Amelia.

Tuttavia nulla di tutto ciò può rendere antipatico Rockerduck che in fondo (molto in fondo) prova solo ammirazione per de’ Paperoni e quest’ultimo si sa, si annoia terribilmente quando ha la pappa pronta. Tra tutte le storie che li vedono protagonisti, Zio Paperone e Rockerduck compagni di sventura (Sisti – Intini) del 1989 è una delle spassose occasioni per vederli collaborare. Entrambi perdono la memoria e senza soldi e documenti, dovranno darsi da fare insieme.

Si sa che ogni eroe ha bisogno della sua nemesi. E sicuramente Rockerduck a differenza di Famedoro un cuore ce l’ha e colpisce Paperone solo sul campo degli affari, non andando mai sul personale. In questo caso poi le sfide sono irresistibili. Tra un morso al cappello e fantasiosi battibecchi – pivello, sciocco spendaccione, miliardarucolo di serie B – inveisce Paperone – vecchia tuba, avarastro  – ribatte Rockerduck, io mi arrendo. Sono irresistibili.

 

Sig.ra Moroboshi

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Contro il logorio della vita moderna, si difende leggendo una quantità esagerata di fumetti. Non adora altro Dio all'infuori di Tezuka. Cerca disperatamente da anni di rianimare il suo tamagotchi senza successo. Crede ancora che prima o poi, leggerà la fine di Berserk.

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