Shaman – Recensione del primo volume dello shonen tutto italiano edito da Jundo Comics

Dopo aver letto l’edizione cartacea di Shaman, manga Battle Shonen made in Italy di Jundo, ecco a voi la recensione!

recensione shamanSi deve a Jundo Comics la pubblicazione cartacea ed online di un manga italiano fenomenale quale è stato per me Shaman, scritto da Shinichi Otaka e disegnato da Arisu.

La trama

Aki è un giovane ragazzo che, dopo un sogno tormentato, si risveglia con in mano un Sigillo. I sigilli sono strani oggetti dall’aspetto di piccole sfere di cui, però, la natura rimane incognita per i più. L’esistenza di questi oggetti non è certamente un mistero per il mondo, anzi, sembrerebbe che questi stiano svolgendo un ruolo fondamentale nel modificarlo. Tuttavia, nonostante ciò, nessuno sa nulla circa la loro provenienza, il senso della loro comparsa e il loro scopo.

shaman 1

Il medesimo giorno, mentre si aggira tra le strade della città di Ki-Né, Aki si ritrova a difendere un ragazzo dall’attacco di un teppista e, grazie all’intervento di un giovane dai capelli neri, si salva da una brutta fine. Solo in un secondo momento Aki scoprirà che proprio questo giovane sta cercando il suo sigillo.

Informandosi in giro, Aki scopre dell’esistenza di uno specialista di Sigilli Ray White, a cui richiede una consulenza. Quest’ultimo, dopo avergli spiegato come funzionano, gli dà il benvenuto nel mondo degli Shaman, termine con cui vengono designati coloro che sono in grado di controllarli. Lo informa anche dell’esistenza dei cosiddetti Predoni, coloro che vanno a caccia dei Sigilli, mettendo a rischio spesso la vita degli Shaman. E sarà proprio con uno di loro, ossia il giovane dai capelli neri che poco prima lo aveva salvato, di nome Kagutsuchi, che Aki si troverà a combattere. Saranno i due Shaman Sonus e Sera a salvarlo e portarlo con loro per poterlo addestrare nel controllo del suo Sigillo.

Genere e caratterizzazione dei personaggi

Shaman si presenta fin da subito come un classico battle shonen, che fa dei combattimenti il fulcro della narrazione. Per lottare i personaggi ricorrono ai propri Sigilli, oggetti simili a biglie che forniscono ai vari utilizzatori i più svariati poteri. Questi sono anche l’oggetto misterioso all’interno della trama. Come abbiamo sopraeunciato, nonostante il mondo sia conscio della della loro esistenza, visti i disastri che hanno scatenato, nessuno ha cognizione circa la loro natura.

Shaman 2 Jundo

La caratterizzazione dei personaggi è, a parer mio, perfetta. Il protagonista, Aki, mantiene quella forte volontà e determinazione tipica del classico personaggio shonen. Non ha particolari obiettivi e non è spinto da chissà quali motivazioni ma, comunque, presenta una psicologia tutta sua. Sicuramente col tempo comprenderemo meglio anche il suo passato che, difatti, viene richiamato spesso con dei flashback, al momento confusionari ed incomprensibili. Ciò che ho molto amato a proposito è stata la capacità di disegnare in maniera giù grezza i ricordi del protagonista che, di tanto in tanto, si fanno strada lungo tutto il manga. Il fatto che siano disegnati in tal modo ci mostra anche la confusione circa i ricordi che Aki sembra possedere.

Molto atipico è il personaggio di Ray White, divertente e serio al punto giusto, la cui personalità slitta incessantemente tra due mood, facendolo così apparire come un perfetto elemento comico nella narrazione.

Altri personaggi particolarmente apprezzibili, sia in termini di design che di personalità sono proprio gli Shaman Sonus e Sera. Questi due sono fratello e sorella e presentano proprio il rapporto tipico d’amore odio che caratterizza spesso le narrazioni di questo tipo. Sera sembrerebbe essere la sorella più seria e Sonus il fratello più irresponsabile e cocciuto, così come più divertente. Insomma, davvero ben fatti, anche se abbastanza tipici rispetto ad altri.

Per quanto riguarda i villain della storia, che dire, purtroppo non si hanno molte informazioni per poter affermare qualcosa di certo. Tuttavia, non si può non far leva sulla bellezza estetica del personaggio di Kagutsuchi: inizialmente, illudendoci, si presenta come il bravo ragazzo che difende i buoni, per poi trasformarsi nel cattivo per poi rivelarsi un cattivo solo secondario, rispetto a quello che sembrerebbe essere il principale. Insomma, non vedo l’ora di scoprire di più a riguardo!

Particolarmente apprezzato è l’ottimo comparto grafico. Gli sfondi vengono resi perfettamente con sfumature e dettagli ove possibile. Il character design è altrettanto sublime: i personaggi sono semplici, ma allo stesso tempo originali e facilmente riconoscibili.

shaman jundo

Gli autori

Shinichi Hotaka disegna da sempre. Classe 2002, è appassionato di poesia e cultura giapponese e ha studiato scultura sin da bambino. Attualmente si dedica allo studio del manga e della pittura moderna. Con “Shaman”, nel 2021, fa il suo debutto nel panorama manga.

Arisu, classe 2001, disegna e racconta storie sin da quando ne ha memoria. “Galeotto” fu il suo primo manga ed è anche grazie a questo che ha deciso definitivamente la strada da seguire. Ama alla follia la cultura giapponese, studia graphic design e, tra i suoi hobby c’è anche il cosplay.

Conclusioni

Shaman è un’ottima serie d’intrattenimento che mi ha piacevolmente sorpresa. Riesce a coinvolgere il lettore così tanto da spingerlo a continuarne la lettura, incuriosendolo su alcuni aspetti lasciati irrisolti nel corso della narrazione come, ad esempio, il passato di Aki, lo scopo dei cattivi e la provenienza dei sigilli. Particolarmente consigliata per gli amante del genere Battle shonen, la raccomando anche a chi non lo è. Insomma, leggete Shaman! Sono convinta che non ve ne pentirete.

 

Shaman vol. 1

Shaman vol. 1

Autori: Shinichi & Arisu
Formato: 12x16,5; Brossurato con sovraccoperta; 208 pagine in bianco/nero
Prezzo: € 5,99
Editore: Jundo
Dove trovarlo: Fumetteria, libreria, store online
Voto:

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