Seiri-Chan, la tua amica mensile. Ehi tu, ho il ciclo! Problemi?

Edizioni Star Comics ha portato in Italia Seiri-Chan – La tua amica mensile, divertente raccolta di storie brevi sulle (dis)avventure che le donne devono affrontare ogni mese con il ciclo mestruale.

recensione seiri chan

Continua la collana Wasabi in Casa Star Comics, uno sguardo curioso, alternativo e più maturo, sul mondo che ci circonda. È la volta del volume unico Seiri-Chan –  La tua amica mensile, raccolta di dieci storie autoconclusive sul delicato tema del ciclo mestruale.

Quante volte avete detto o sentito dire “è arrivato/venuto il ciclo”? Appunto. Seiri-chan è venuta a farci visita, e non ci va tanto per il sottile. Preparatevi.

Parlate con dieci, cento, mille donne. Ognuna di loro avrà da raccontare una storia legata alla convivenza mensile con il proprio ciclo mestruale. Potrei raccontarvi la mia, anche se non è particolarmente felice. Da quando sono piccola soffro di dolori fortissimi e, crescendo, ho dovuto affrontare diversi problemi legati alle mestruazioni. Odio il mio ciclo? Certo che sì. Amo il mio ciclo? Ovviamente, che domande.

Noi donne abbiamo un rapporto profondo, intimistico all’inverosimile con il corpo che comunica con noi in diversi modi. Fra tutti, ogni mese lo fa attraverso il ciclo mestruale. Arriva sempre creando disastri, come la protagonista del volume, Seiri-chan. Ci costringe a letto, ci fa venire voglia di cioccolato anche sulla pasta asciutta, cambia il nostro umore ogni nanosecondo. Tuttavia, se è in ritardo o addirittura non viene proprio a farci visita, crollano tutte le nostre certezze e ci sentiamo peggio che mai.

Seiri-chan

Seiri-chan (“seiri” è il termine giapponese che indica la mestruazione) è la nostra amica/nemica mensile. Storie brevi, storie di donne diverse, accomunate proprio da Seiri. È lei la buffa creatura antropomorfa a forma di cuore creata da Ken Koyama, Autore che si diverte a farci interloquire con il nostro ciclo, e non solo. Seiri è la parte più sincera di noi, quella che spietatamente ci tira calci e pugni alla pancia e alla schiena. Lei cerca il confronto sincero, anche con il corpo, facendo emergere in superficie i nostri timori, le nostre insicurezze. Certo, poi va in giro sadica con una siringa per prelevarci sangue prezioso, ma fa parte del gioco. Abbiamo paura di sporcarci, di rendere visibili le nostre difficoltà fisiche. Siamo gonfie, doloranti e perennemente fornite di assorbenti vari e antidolorifici che spuntano dalle borse nei momenti meno opportuni.

Seiri-chan

Ogni racconto, ci conduce nel privato della donna protagonista e, se non siete degli esseri di pietra, proverete empatia con tutte loro. Con ironia e acume, Seiri-chan snoda piccoli vissuti quotidiani, libera il dialogo forzato con noi stesse e con l’altro sesso che, probabilmente, oggi è più vicino e solidale alle donne di qualche tempo fa.

Due storie in particolare ci portano a riflettere.

La prima è ambientata nel Giappone del XIX secolo. Protagoniste sono due ragazze rilegate nella Gekkei Koya, casette isolate dove in passato si recavano le donne durante i giorni del ciclo, o dopo il parto, perché considerate impure.

La seconda ci guida all’introduzione degli assorbenti moderni nel mercato giapponese, a metà degli anni sessanta del secolo scorso.

Ciò che ricaviamo da questi due racconti è una petizione di principio, vero; il ciclo mestruale è un tabù. Oggi più che mai è importante parlarne. Inspiegabilmente, è un argomento scomodo e la storia ci insegna che fino a poco tempo fa (troppo poco), ciò che oggi è disagio era vera e propria discriminazione sessuale. Retaggi culturali, credenze radicate, ignoranza e misoginia ci hanno fatto sentire sporche, impure, difettose. Abbiamo provato vergogna: che cosa orribile, disumana. Sono una donna, ho il ciclo (fortunatamente); e allora?

Seiri-chan è stato immediatamente un caso editoriale, in Patria lo adorano e anche noi non siamo da meno. La cosa che colpisce è che il volume sia stato concepito da un uomo che davvero ce la mette tutta per immedesimarsi con l’altro sesso. C’è delicatezza, ironia, serietà quando la storia lo richiede. Anche per noi è giunto il momento di scrollarci di dosso frasi fatte e discriminanti. Per fortuna, gli uomini non sono tutti uguali. Perché Seiri-chan non è soltanto un volume sul rapporto tra le donne e il ciclo. Seiri-chan si preoccupa anche dell’altro sesso, del loro rapporto con le donne, dei timori di fare o dire la cosa sbagliata.

Seiri-chan

Il disegno è spassoso, votato soprattutto all’umorismo. Seiri-chan è irriverente, sfacciata con un adorabile cerotto sul naso. A fine volume c’è un divertente diagramma anatomico. La nostra visitatrice mensile tira pugni ma sa anche abbracciare; si arrovella sempre sui discorsi fatti con le giovani donne. Quando una giovane donna è in difficoltà, accorre alla velocità di 320 Km orari.

Assolutamente da segnalare è il live action tratto dal manga di Ken Koyama, meglio noto con il titolo Little Miss Period. Nel film si racconta la difficile quotidianità di Aoko alle prese con il pupazzo rosa e un capo che ignora i suoi disturbi.

Little Miss Period

Il ciclo mestruale è parte della vita ed è forse l’amico/a più sincero di noi donne. Intercetta il nostro umore, è il primo segnale d’allarme sui problemi di salute. Ci racconta una storia bellissima, milioni di storie bellissime, sul ciclo della vita.

E ora mi rivolgo a coloro che ancora ironizzano sulle ali degli assorbenti. Sappiate che ci salvano ogni mese da crisi isteriche disastrose.

Seiri-chan - La tua amica mensile

Seiri-chan - La tua amica mensile

Autore: Ken Koyama
Edizione italiana: Edizioni Star Comics
Volumi: Volume Unico
Formato: 15×21, B, b/n e col., pp. 224, con sovraccoperta
Prezzo: € 12,00
Voto: 7,5

Sig.ra Moroboshi

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Contro il logorio della vita moderna, si difende leggendo una quantità esagerata di fumetti. Non adora altro Dio all'infuori di Tezuka. Cerca disperatamente da anni di rianimare il suo tamagotchi senza successo. Crede ancora che prima o poi, leggerà la fine di Berserk.

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