Darkwing Duck: The Dark Flight Returns – L’insostenibile leggerezza dell’essere Eroe

Panini Comics ha raccolto in un delizioso volume cartonato i quattro numeri di “Darkwing Duck: The Dark Flight Returns“, pubblicati negli Stati Uniti da Dynamite, scritti da Amanda Deibert e disegnati da Carlo Lauro, in continuity con l’iconica serie TV animata degli anni ’90. Ecco a voi il ritorno del “terrore che svolazza nella notte”… in piena crisi di mezza età!

recensione darkwing duck

Può davvero un eroe smettere di essere tale? È sufficiente appendere mantello e cappello al chiodo per chiudere definitivamente con ciò che si è compiuto fino ad ora e, ancora più nel profondo, con ciò che si è realmente? Il desiderio – o la necessità – di una vita “normale” può davvero sopprimere quella eroica e spavalda? Amanda Deibert ha posto queste domande in Darkwing Duck: The Dark Flight Returns, ciclo di 4 numeri pubblicati negli Stati Uniti da Dynamite a partire dal gennaio 2023 e raccolto da Panini Comics in un delizioso cartonato.

Questo arco narrativo, che parodia nel titolo il seminale racconto di Frank Miller su Batman, rappresenta l’inizio della seconda serie regolare dedicata al “terrore che svolazza nella notte”, dopo quella dei primi anni ’10 di BOOM! Studios (qui la nostra recensione), e si pone in perfetta continuity con la serie TV degli anni ’90 che ha fatto innamorare ed ha cresciuto un’intera generazione di telespettatori, ormai adulti.

Darkwing Duck

Darkwing Duck: The Dark Flight Returns – Essere o non essere più eroi?

Darkwing Duck è una star. Non solo ad un livello “meta”: l’alter ego di Drake Mullard ha ormai acquisito uno status da eroe riconosciuto in tutta la città di St. Canard. Merito delle sue imprese – eccentriche, strampalate, disfunzionali ma, alla fine della fiera, efficacissime – attraverso le quali ha portato in salvo la propria cittadina dai magheggi di avversari altrettanto istrionici come Negaduck, Quackerjack, Megavolt, Clorofix e Liquidator (i più famosi). Ora, i cittadini nella figura della sindaca Gufenson, sono pronti a celebrare il loro più grande eroe: St. Canard omaggia Darkwing Duck con una statua!

Purtroppo, però, le cose non filano lisce come avrebbero dovuto ed un attacco elettro-psichico proprio di Megavolt fa rivoltare, attravero gli smartphone, tutta la popolazione di St. Canard contro Darkwing Duck. Ma certamente, l’eroe di viola vestito non si lascia intimorire e grazie all’aiuto del fido Jet e dell’iperattiva Ocalina riesce a portare a casa la giornata anche questa volta.

Nuovo giorno e nuova minaccia, come nella più classica delle narrazioni seriali verticali: il secondo turno è di Quackerjack che minaccia tutti i bambini della città, Ocalina compresa. Solo un’altra grande impresa di DoppiaD, stavolta ad altissimo coefficiente di rischio, evita delle catastrofiche conseguenze… almeno per St. Canard, perché il suo animo viene lacerato, forse come mai prima d’ora.

Drake, infatti, clamorosamente e dolorosamente decide di rinunciare a Darkwing Duck, per evitare che altri pericoli legati alla sua altra identità possano minacciare Ocalina e coloro a cui tiene. DoppiaD, dunque, affronta una vera e propria crisi supereroistica di mezza età – un passaggio obbligato per i protagonisti di questo genere di racconti – che pone il papero di fronte al classico dilemma esistenziale: continuare ad essere un eroe oppure rinunciare per sempre e salvare gli affetti più cari?

Darkwing Duck

Amanda Deibert struttura la propria serie a fumetti in tutto e per tutto come il prosieguo della serie TV, arricchendola di una continuity interna per permettere a Drake di maturare la decisione sul proprio futuro: l’avventura di Darkwing Duck si apre e si conclude nell’arco dello stesso numero ma le sue conseguenze si ripercuotono su quello successivo.

In questo modo, non solo DoppiaD affronta i suoi nemici storici in una sorta di passerella d’onore che connette le narrazioni dei due media, ma ha modo di crescere e confrontarsi su ciò che ha fatto, su chi è diventato e su cosa voglia dal proprio futuro. Così, è il personaggio completo delle sue due identità ad essere il protagonista di questo “ritorno”: non solo Drake, non solo Darkwing Duck ma, piuttosto, l’intreccio di entrambi, allo stesso modo tridimensionali, è messo al centro della scena.

Chi è fan della serie TV o per chi ha letto il precedente ciclo di storie – su Il Club dei Supereroi o in volume – sa bene che una componente essenziale di Darkwing Duck è la dimensione della famiglia. A differenza del “nostro” Paperinik, ad esempio, DoppiaD lavora sistematicamente in gruppo: Jet McQuack è il suo pilota, RoboPap (qui assente) un alleato mezzo-robot e Morgana la potentissima strega/fidanzata di Drake: anche se tutti loro hanno scelto di condividere la lotta al crimine di Darkwing Duck, egli sente la responsabilità della loro alleanza, crucciandosi della loro salute dopo ogni battaglia.

Ancora di più, però, e coerentemente con la tradizione supereroistica a stelle e strisce – si pensi ai Robin per Batman o a John Kent per Superman -, Darkwing è anche il papà di Ocalina: la giovanissima paperetta è certamente lo specchio per i lettori più giovani ma permette al protagonista di riflettere sui dilemmi caratteristici dell’eroe, spingendolo a chiedersi fino a che punto le minacce che affronta in tale veste non tocchino chi gli è più caro.

Ocalina, oltre ad essere uno dei personaggi più riusciti della mitologia di Darkwing Duck, assume il ruolo di gancio narrativo ed emotivo sia per Drake sia per i lettori: il suo grado di partecipazione nella storia influenza la minaccia affrontata da Darkwing Duck ed il senso di pericolo percepito da chi legge. Ocalina è l’ago della bilancia della vita di Drake ma anche la più grande fan di Darkwing Duck: sarà proprio la fiducia che ripone nel padre e nel supereroe a condurre il “terrore che svolazza nella notte” verso il proprio futuro.

Darkwing Duck

Per quanto riguarda il comparto grafico, Carlo Lauro realizza delle tavole capaci di catturare l’essenza cinetica del cartone, nonché tutta la fisicità del suo protagonista, anche su pagina: Darkwing Duck è un personaggio che, storicamente, è riuscito a conquistare l’affetto degli spettatori grazie ad una comicità slapstick – come sottolineato da Vito Stabile nelle note conclusive del volume -, con una partecipazione esasperata del corpo a dare sostanza alle gag e alle sue improbabili soluzioni nelle missioni.

Lauro recupera, declinandole nel medium del fumetto, queste caratteristiche genetiche del personaggio senza forzare troppo questo tipo di soluzione ma cercando di ottenere un equilibrio con la cifra tipica del fumetto supereroistico: griglia libera, inquadrature cinematografiche, focus sull’azione e maggiore solennità per i momenti più drammatici.

The Drak Flight Returns risulta essere un buonissimo “sequel” a fumetti della serie TV, che può riappassionare i piccoli spettatori dell’epoca e catturare l’attenzione dei giovani di oggi poiché spinge il protagonista a chiedersi se e quanto valga ancora la pena proseguire la propria carriera da eroe e protettore di St. Canard, rendendolo un personaggio tragicomico a tutti gli effetti.

La risposta, come nelle più romantiche delle conclusioni, risiede nel cuore di Darkwing Duck: la sua famiglia. Continua a dargli addosso, Duck!

Darkwing Duck: The Dark Flight Returns

Darkwing Duck: The Dark Flight Returns

Autori: Carlo Lauro, Amanda Deibert
Formato: 17 x 24; cartonato; 96 pagine a colori
Editore: Panini Comics
Dove trovarlo: fumetteria, shop online
Prezzo: €12,00
Voto:

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Pier

Instagram Meganerd
Appassionato di scienza e supereroi, divoratore di comics, serie TV e pizza. Ex power ranger wannabe, matematico nella vita, Batman nello spirito. Mentre cerco qualche significato nascosto nelle mie letture, sono già proiettato verso la prossima recensione... Ed oltre!

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