Mulholland Drive – Di nuovo al cinema, in 4K, per il 20° anniversario

Vent’anni dopo la sua uscita, Mulholland Drive di David Lynch torna nelle sale italiane, dal 15 al 17 novembre, nel nuovo restauro in 4K realizzato da StudioCanal e distribuito dalla Cineteca di Bologna

Vent’anni dopo la sua uscita, Mulholland Drive di David Lynch torna dal 15 al 17 novembre nelle sale italiane, nell’ambito del progetto Il Cinema Ritrovato. Al cinema. Nella pellicola, uno dei soli due titoli degli anni Duemila a essere entrato nella classifica dei 100 migliori film della storia del cinema stilata ogni dieci anni dalla rivista Sight & Sound del British Film Institute, l’esordio di Naomi Watts, protagonista al fianco di Laura Harring. Non solo, è anche considerato il miglior film del XXI secolo secondo la BBC.

È una strada quanto mai accidentata quella lungo la quale Lynch conduce le protagoniste e gli spettatori: la sua Mulholland Drive costeggia le colline di Hollywood, fabbrica di sogni e d’incubi, e si perde nelle oscurità della notte e del mistero. Ogni logica narrativa sembra cancellarsi nel cinema del regista di Eraserhead e Velluto blu, scivolando lungo il crinale tra reale e onirico, tra noir e mélo, in un labirinto ipnotico che fa dell’enigmaticità il proprio fondamento.
Era il 2001, quando il lungometraggio, nato sulla scia dell’enorme successo di Twin Peaks come puntata pilota di una serie mai realizzata, venne acquistato e prodotto da StudioCanal, che ora ne ha curato il restauro, con la supervisione dello stesso Lynch, presso il laboratorio Fotokem/ Criterion, a partire dal negativo originale.

Emanuele Trevi, nel 2014, in Attraverso “Mulholland Drive”: in viaggio con David Lynch nel luogo di un mistero dice:

Mulholland Drive, uno degli indiscussi capolavori della fase matura dell’arte di David Lynch, nonostante e forse proprio attraverso l’ormai celebre ‘enigmaticità’ della sua struttura, possiede tutti gli ingredienti del ‘romanzo dell’abbandono’, esaltati da un’atmosfera noir particolarmente in sintonia con un progetto narrativo così centrato sui sentimenti. Perché il noir non è solo un genere di narrazione che fa perno sul delitto, sulla colpa, sul mistero: al suo interno, si agita sempre Eros, con la sua cieca forza distruttiva e i suoi labirinti di passioni. Comunque si voglia rendere conto della trama di Mulholland Drive, risulta sempre più chiaro, via via che il film procede verso la sua conclusione (o retrocede, se si preferisce, verso il suo punto di partenza), che Lynch ha immaginato uno spazio onirico, o uno spazio immaginale, muovendo da una catastrofe sentimentale, dalla perdita di un Eden amoroso. Due donne bellissime si amavano, fino al giorno in cui una delle due ha messo fine alla storia, imboccando una strada nuova, e lasciando l’altra sulla sua spiaggia solitaria, nello strazio interminabile dei suoi giorni dell’abbandono. Questo squilibrio dei poteri è probabilmente il nervo più sensibile di ogni storia d’abbandono. Non a caso sia Teseo sia Giasone, i grandi ‘abbandonatori’ del patrimonio mitologico, possiedono tutti i crismi del potere: sono eroi, uccisori di mostri e fondatori di città. Mentre Arianna e Medea, dopo aver contribuito in maniera decisiva alla loro affermazione, vengono ricacciate, come nemici sconfitti, nella solitudine e nello sconforto, ostaggi dolenti del loro desiderio di morte. Lynch manipola questo schema classico, per tutta la prima parte del film, raccontando una storia che altro non è che un rigoroso meccanismo di compensazione. Assistiamo, insomma, a una vicenda che è l’esatto contrario di quanto avviene nella realtà: l’illusione realizza l’impossibile e il potere torna completamente nelle mani della persona abbandonata. A me sembra abbastanza ovvio che quello che vediamo nella prima parte di Mulholland Drive sia un sogno, è il rigore geometrico del rovesciamento, l’infallibile simmetria del meccanismo di compensazione, a renderci certi che il racconto che seguiamo proviene dal regno dei sogni. Fra tutte le idee che formicolano in Mulholland Drive, questa mi sembra la più poetica.

 

Se siete di Bologna l’appuntamento è venerdì 16 luglio, alle ore 21.45, in Piazza Maggiore e alla LunettArena. Per tutti gli altri, invece, potrete godere di quest’occasione unica nei cinema delle vostre città. Sarà di certo un’esperienza audiovisiva incredibile e particolare!


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