Io sono Shingo – La parabola sulla vita del Maestro Kazuo Umezz

Io sono Shingo è l’opera edita recentemente in Italia del grande Maestro Kazuo Umezu. Edizioni Star Comics ha dedicato all’Autore una collana esclusiva, la Umezz Collectionn, assolutamente da non perdere

recensione io sono shingo

Kazuo Umezz (Kazuo Umezu) è una delle firme più importanti del fumetto autoriale giapponese. La sua è una carriera che ha dell’incredibile, ed è impossibile da contenere in un solo genere narrativo.

Se finora abbiamo potuto solo assaggiare il suo talento con Aula alla Deriva e Cat Eyed Boy, i fan italiani possono finalmente scrivere un nuovo capitolo dedicato alla scoperta e all’approfondimento del Maestro Umezz, e farsi così catturare definitivamente dal suo genio.

Kazuo Umezz ha messo a frutto la sua immaginazione, il suo verbo narrativo, spaziando dallo shōjo , al seinen, allo shonen. Le sue tematiche di fondo, l’inquietudine umana, la fantascienza, l’incubo sono onnipresenti. E se proprio non possiamo farne a meno di avvicinarlo a quanto ci terrorizza la notte, dato il suo epiteto più comune di Maestro dell’horror, è per la sua capacità di scavare nel profondo dell’animo umano; e l’uomo sa essere terribile.

Io sono Shingo

Watashi wa Shingo (Il mio nome è Shingo) è un’opera dei primi anni ’80 che ci conduce verso il risveglio della coscienza artificiale. Una storia che parla di maternità ibrida, conoscenza, e lo fa attraverso gli occhi dei bambini che, a differenza degli adulti, sono guidati più dall’istinto che dalla ragione. E soprattutto dall’amore.

Io sono Shingo è un’opera che raggiunge le profondità dell’io e i grandi interrogativi del XX e del giovanissimo XXI secolo. Prima ancora, è un storia in cui convivono due mondi che sembrano non saper comunicare. Non si tratta del binomio uomo-macchina, ma del mondo degli adulti e quello dei bambini.

I protagonisti sono costretti a urlare contro un mondo, quello dei grandi, chiuso nei suoi problemi, nelle sue sterili convinzioni; come quella di sminuire l’amore che sanno provare i bambini. Insieme a loro, qualcosa di nuovo sta per prendere vita e sembra possedere una coscienza propria. Un braccio meccanico collegato a un computer vergine, pronto a fare la conoscenza del mondo. Ed ecco allora che, con una sorta di imprinting dettato dagli algoritmi, il computer crea un legame con i ragazzini, pronti a tutto pur di stare insieme.

Satoru è un bimbo che frequenta le elementari, padre operaio e madre casalinga. Affascinato dai robot, va in visibilio quando nella fabbrica dove lavora il padre, arriva un marchingegno robotico pronto per essere programmato al servizio della produzione. Satoru è preso di mira dai suoi compagni e addirittura dal suo insegnante, semplicemente perché ha interessi diversi dai suoi coetanei e tende a estraniarsi.

Marin è una graziosa bambina di buona famiglia che frequenta una scuola lontana da quella di Satoru. I due bambini si incontreranno solo per un istante durante una gita di entrambe le scuole presso la fabbrica. Un solo sguardo basta a legarli per sempre.

Io sono Shingo

Marin e Satoru sono puri, la loro mente è lontana dalle sovrastrutture del mondo adulto e riescono immediatamente ad abbandonarsi solo all’amore, quello sincero che riempie i loro cuori sino quasi a farli scoppiare per quanto è incontenibile.

Il frutto di questa unione spirituale sembra essere la genesi di chi non ha polmoni e cuore per vivere, ma fili elettrici pronti a servire l’uomo, sino a sostituirsi allo stesso nella grande produzione, avviando così la crisi della manodopera subordinata, cambiando il mondo del lavoro per sempre.

Monroe è una nuova vita che si affaccia al mondo, un libro dalle pagine bianche pronta ad imparare dai suoi genitori, da chi in lei (o lui) vede un’anima e non freddo acciaio senza vita.

La loro creatura diventa il mezzo per comunicare senza l’interferenza degli adulti che li vogliono divisi per la differente estrazione e per l’incomprensione dei loro sentimenti.

In un vortice di tensione crescente, Io sono Shingo è una lettura che tiene con il fiato sospeso. Il terrore dei coprotagonisti, la loro fuga disperata per vivere insieme che li porta a guardare freddamente il mondo e a prepararli anche a morire, ci estranea dalla realtà coinvolgendoci in un labirintico racconto denso di emozioni.

Io sono Shingo

Il ritmo narrativo è lontano da ogni stereotipo di genere, intervallato da eccezionali splash page che ritraggono sempre i due bambini, estraniandoli dalla trama, ma che colpiscono come fulmini a ciel sereno restituendo tutto il genio di Umezz e la sua incredibile capacità di mescolare generi e far convivere la meccanica con il romanticismo in una perfetta sintonia.

La storia è affidata al racconto in terza persona dell’intelligenza artificiale, una nenia dolce e malinconica che si fa’ percezione e straniamento dalle certezze, denudandoci dinanzi alla determinazione di Satoru e Marin; noi lettori siamo spiazzati dal coraggio (che ci verrebbe da definire incoscienza) di sfidare tutti prendendo in poche ore decisioni che per gli adulti richiedono, a volte, interi anni di riflessione.

Io sono Shingo

La bella edizione proposta da Star Comics, composta da cinque corposi volumi, è arricchita da numerose tavole a colori. Il tratto di Umezz riempie ogni pagina di particolari e movimento; sembra quasi di assistere a una scheda madre che prende vita. Sia gli interni e che le ambientazioni esterne lasciano esterrefatti per la diversa percezione degli oggetti, dei bambini e degli adulti che hanno una prospettiva totalmente diversa. Stesso dicasi per Monroe, dei suoi sensi che raccolgono informazioni su ciò che la circonda. Si susseguono senza soluzione di continuità multiple visioni del mondo che l’Autore riesce a ricreare distintamente, riuscendo a farle convivere alla perfezione.

Io sono Shingo è un’opera complessa e straordinaria. Una parabola oscura sull’origine della vita; un messaggio da decifrare di un grande Autore come Kazuo Umezu in grado, prima ancora dei bambini della sua storia, di generare la bellezza in un mondo che sembra averla dimenticata.

Qui potete recuperare la nostra intervista a Cristian Posocco, realizzata durante il Lucca Comics & Games 2019, per scoprire tutte le novità sulla Umezz Collectionn!

 

 

 

Abbiamo parlato di:


Sig.ra Moroboshi

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Contro il logorio della vita moderna, si difende leggendo una quantità esagerata di fumetti. Non adora altro Dio all'infuori di Tezuka. Cerca disperatamente da anni di rianimare il suo tamagotchi senza successo. Crede ancora che prima o poi, leggerà la fine di Berserk.

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