God of War e le inutili baruffe vichinghe

Quello che segue è il primo articolo che sancisce la collaborazione tra MegaNerd  e Player.it, sito specializzato in videogiochi, eSports e giochi di ruolo

Molti dei lettori di Mega Nerd vorranno prendere le distanze da me, in quanto videogiocatore, e sapete cosa vi dico? Avete ragione.
I videogiocatori sono più litigiosi di quanto si possa sospettare. Proprio in questi giorni ne stiamo avendo una prova. L’oggetto del contendere è God of War, il nuovo capitolo della serie sviluppata da Santa Monica Studio.
Perché un gruppo di persone dovrebbe litigare mentre discute amabilmente su una saga ormai diventata storica, anzi, mitologica come God of War? Ve l’abbiamo detto. Perché i gamerz sono litigiosi e, talvolta, parecchio irritanti. Basta una goccia per far traboccare il vaso di Pandora e fare uscire tutto il peggio di cui costoro sono capaci.

Quando furono rilasciate le prime immagini del nuovo God of War, i primi mugugni cominciarono a farsi largo. Chi è quel personaggio che somiglia tanto a Kratos? Non può essere lui, sappiamo tutti cosa è successo alla fine di God of War 3. Mitologia norrena? E che c’entrano adesso il Ragnarok e il Valhalla?

Tutto sommato, però, le spiegazioni addotte dal team di sviluppo sembravano aver spento quasi sul nascere ogni polemica. I problemi “seri” sono arrivati dopo, all’uscita delle prime informazioni sul gameplay completamente rinnovato. In primo luogo, fu riportato che ci saremmo mossi in un mondo più vasto rispetto al passato, con livelli interconnessi. A questa notizia si aggiunse la possibilità di guadagnare punti esperienza in maniera completamente diversa e più profonda rispetto a ciò a cui eravamo abituati. Per non parlare poi dell’ultima intervista rilasciata da Cory Barlog, game director del gioco, in cui egli parla della presenza di intere sezioni in barca e di boss fight opzionali.

Apriti cielo! Anche le boss fight opzionali adesso? Gli appassionati della saga, che si erano sforzati di stare in un angolino a rimuginare, sono usciti allo scoperto e hanno confermato di essere inclini alla paranoia. I paragoni più assurdi hanno cominciato a fioccare e i dialoghi più surreali sono diventati veri cult nei gruppi Facebook sui videogiochi.

Kratos da Dio della Guerra a gondoliere! Non è più God of War, è Assassin’s Creed: Black Flag!
God of War è diventato Dark Souls!

Quest’ultima considerazione è presumibilmente una vera e propria patologia. I giocatori vedono il titolo From Software dappertutto, tanto da averci trovato dei parallelismi anche con la Crash Bandicoot Trilogy.

A quanto pare, videogiochi con una difficoltà più elevata rispetto alla media (che poi la difficoltà di God of War neanche si sa allo stato attuale), con elementi RPG, con un sistema di combattimento basato su parate e schivate e ambientato in un mondo di gioco aperto, prima di Dark Souls non esistevano. Il punto, però, non è neanche questo. Il vero problema è rappresentato dal fatto che affermazioni di questo tipo attirano altri videogiocatori, i quali non perdono tempo a far notare, inveendo, a chi le ha enunciate che il nuovo God of War non è come Dark Souls, ma è semplicemente diverso, anche se è pur sempre God of War. Persone assennate direte voi. E invece no e sapete perché? Perché God of War uscirà il 20 aprile, quindi, allo stato attuale hanno tutti torto. Nessuno ha giocato il nuovo capitolo della saga, le baruffe che ne stanno scaturendo si basano su ciò che non esiste.

Nessuno dice che non si possa disquisire, ad esempio, su quanto l’open world sia diventato o meno un cliché in questi anni. Lo mettono dappertutto ormai, basti pensare a Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Questo rende il prossimo God of War un gioco peggiore o migliore di quelli usciti in generazioni passate? Per adesso, no! Quando verrà rilasciato, sarà possibile fare tutte le considerazioni del caso.

Vogliamo poi parlare della mancanza del tasto per saltare? Sì, perché nell’intervista di cui sopra, Cory Barlog ha anche confermato che nessun pulsante sarà adibito al salto. Chi conosce la serie, sa che una delle sue caratteristiche principali era rappresentata dal platform. Non c’erano solo olimpiche mazzate, ma anche enigmi ambientali e, appunto, fasi in cui Kratos doveva fare uso delle proprie abilità atletiche.

I fan della saga si sono comportati in maniera molto matura: indumenti strappati, crisi di pianto, panico generale, minacce di farla finita con questa vita grama, scene da Apocalypse Now.

Toccate tutto al fan del fantasma di Sparta, ma non toccategli il tasto per saltare. Ancora una volta è necessario ribadire l’ovvio: God of War per Playstation 4 non esiste! Non ci è dato sapere quali ripercussioni sul gameplay avrà questa mancanza. Eppure, tutti sembrano già conoscere una verità incontrovertibile: God of War farà schifo.

Una sana litigata può essere un buon modo per confrontarsi talvolta, ma prima di fare un gesto inconsulto, fatelo uscire questo benedetto gioco! I videogiocatori sono litigiosi, non c’è niente da fare. Anche io sono un gamer, ma fortunatamente sono anche misantropo.

 

Michele Longobardi

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