Gli appunti – La questione ambientale, fra normalità e superpoteri, chi salverà il pianeta?

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Sarà stata l’esperienza devastante del passaggio di Irma, con l’impressionante sequenza di morti e distruzione, ma anche il presidente Trump sembra aver rimesso in primo piano la questione del cambiamento climatico. Al netto di un linguaggio in molti casi forzato e sensazionalistico – ormai non si parla più di temporale estivo, ma soltanto di bombe d’acqua (a tal proposito, si segnala il romanzo di Michael Crichton, Stato di paura) – e delle convinzioni di ognuno di noi su di chi siano le colpe, se ci sono, di quello che sta accadendo, è interessante osservare come il tema dell’ecologia sia trattato nei fumetti.

Lasciando da parte il Giappone, dove spesso l’olocausto atomico si accompagna ai mostri di una mitologia risalente a migliaia di anni fa, in Europa e negli Stati uniti vi è un approccio profondamente diverso. Il supereroe americano è figlio spesso di un doping di stato oppure il frutto della puntura di un insetto radioattivo o ancora, è stato esposto a raggi, sempre radioattivi, dai nomi improbabili. Tutti i bambini, prima o poi, hanno sperato che il ragnetto sopra la loro testa in cameretta li pungesse, perché, in definitiva, è bello avere superpoteri. L’eroe europeo è diverso. I Puffi, nel loro blu che ricorda le bacche, difendono il bosco da prima degli anni ’60. Ma è soprattutto con i Barbapapà, e siamo negli anni ’70, che l’ambiente diventa centrale. Guardando il mondo letteralmente avvolto dai fumi delle industrie, i Barbapapà costruiscono un missile, una sorta di nuova arca di Noè, per mettere in salvo gli animali fino a quando l’uomo non comprenderà che la Terra non è soltanto della generazione che vive in quel momento. E l’umanità, chiaramente, si avvede e ritorna alla natura. Una favola nel puro stile di quegli anni che, in alcune parti d’Europa, ricordano ancora per le piogge acide a causa dell’eccessivo inquinamento atmosferico.

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In Italia, la tensione ambientalista è presente in Dylan Dog, nello stesso Martin Mystère sempre alle prese con gli effetti disastrosi di una guerra passata; è presente in Nathan Never, la cui esistenza malinconica è segnata dalla morte violenta della moglie, ma anche dalla distruzione del mondo nel quale è cresciuto. La difesa della Terra pervade anche l’opera di Iginio Straffi: le Winx combattono Tritannus, mentre nel mondo di Mia and Me il bene più prezioso è l’acqua. Certo, poi, l’Italia dà i natali ad Enzo Ceccotti da Tor Bella Monaca, il quale, per sfuggire all’inseguimento di due poliziotti, si getta nel Tevere, uscendone con poteri strabilianti, e all’operatore ecologico (anzi, spazzino; in quegli anni, il politicamente corretto non era di moda) Ezechiele Bluff, che, investito dall’esplosione di una distilleria di alcol adulterato al metanolo, diventa Superciuk, iniziando a rubare ai poveri per dare ai ricchi. Come a dire, tutto il mondo è Paese.

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Greystoke

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