Gargoyles, il risveglio degli eroi – Segreti e curiosità del cult anni 90

Nell’anno 994 d.C. in Scozia nasce la leggenda. Una leggenda fatta di superstizione e di spade affilate. Una leggenda fatta di magia buona e di magia cattiva. Una leggenda fatta, prima di tutto, di creature mitologiche votate alla difesa degli esseri umani. Queste creature sono i “Gargoyles”, queste creature sono i nostri “Eroi”.

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Gargoyles – il risveglio degli eroi” (“Gargoyles”)  è un serie animata Disney andata in onda negli Stati Uniti nel 1994 che racconta le vicende di un gruppo di gargolle, creature umanoidi con fattezze demoniache e ali da pipistrello, che durante il giorno si tramutano in statue, riacquistando carne ed ossa solo la notte. Risvegliato nella città di New York dopo 1000 anni di sonno a causa di un sortilegio, il gruppo capitanato da Golia deve abituarsi alla nuova vita cittadina stando attenti, oltre al non farsi notare in giro per non causare panico tra la gente, anche a non farsi uccidere da persone di malaffare che vogliono i loro segreti per arricchirsi sempre di più, puntando a un potere che fino a poco tempo prima sembrava inimmaginabile. Grazie all’aiuto dell’agente di polizia Elisa Maza i nostri possenti amici alati, planando tra un palazzo e l’altro, cercano di mantenere il loro giuramento: quello di proteggere gli esseri umani più deboli e indifesi dalle orde del male.

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Batman, Sheakspeare e Star Trek

All’origine “Gargoyles” sarebbe dovuta essere piena di contenuti allegri e molto leggeri come lo stile di un’altra serie disneyana conclusasi qualche anno prima: “I Gummi”, ma il successo di “Batman: The Animated Series” della Warner Bros. stravolse i piani iniziali della Disney: l’ottimo risultato del cartone animato sull’Uomo Pipistrello in stile “dark” misto a “noir” spinse la casa di Topolino a volere anche lei una serie animata dai toni cupi. E così il 24 Ottobre del 1994, giorno della messa in onda americana, l’azienda californiana vinse la “scommessa oscura” dando un qualcosa di diverso, rispetto alle sue creazioni precedenti, a tutti i telespettatori dell’epoca che col passar del tempo apprezzarono sempre di più le gesta di Golia & Co. Alle volte tentar non nuoce!

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Oltre ai connotati dark, il successo dei Gargoyles venne anche dall’idea geniale di mettere all’interno della serie animata legami con due dei più famosi scritti del grande Shakespeare: “Macbeth” e “Sogno di una notte di mezza estate”; l’influenza che ne derivò da queste opere divenne alquanto epica: tra castelli sopra grattacieli, incantesimi, società segrete e rivalità eterne, ne uscì un drammatico richiamo al non essere accettato, dove cercando di fronteggiare situazioni di disagio i nostri eroi misero da parte vecchie ruggini al fine ultimo di far trionfare il bene sul male, il tutto sempre senza spargimenti di sangue.

UhuraA mettere la ciliegina sulla torta alla riuscita della serie è stata anche la qualità del doppiaggio pieno di mitici attori dell’immaginario fantastico degli anni 80/90, dove troviamo nomi del calibro di Jim Belushi, Clancy Brown e Alan Cumming. Ma è nel cast di “Star Trek” che la serie attinge a piene mani: infatti tra le voci di alcuni dei protagonisti ci sono Jonathan Frakes (William T. RiKer, Star Trek: The Next Generetion) voce di David Xanatos e Marina Sirtis (Deanna,  Star Trek: The Next Generetion) quella di Demona. Oltre a loro troviamo anche Michael Dorn (Worf,  Star Trek: The Next Generetion) voce di Pietrafredda, Brent Spiner (Data,  Star Trek: The Next Generetion) doppiatore del folletto Puck e LeVar Burton (Geordi La Forge,  Star Trek: The Next Generetion) voce di Anansi, uno dei figli di Oberon. Infine come guest star di prim’ordine troviamo nientepopodimeno che la maestosa Nichelle Nichols (Tenente Uhura nel primo Star Trek) doppiatrice di Diane Maza, la madre di Elisa. Che dire, un bel gruppetto di voci spaziali!

 

La donna cartoon e l’uomo fumetto

A rendere sensazionale la prima delle 3 stagioni dei Gargoyles è stata l’autrice Brynne Chandler, che oltre alle avventure dei nostri amici volanti, ha scritto parecchie altre serie animate degli anni 90, una su tutte la già citata “Batman: TAS” per cui ha ricevuto anche una nomination agli Emmy. Grazie a questo e al lavoro sulla serie Disney più dark di sempre, l’autrice statunitense divenne in quegli anni la donna più pagata nel campo dell’animazione negli Stati Uniti.

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Alla fine della seconda stagione la Disney decide di accantonare il progetto a causa di una diminuzione degli ascolti, cedendo il tutto alla ABC. L’emittente americana con l’aiuto di Greg Weisman, altra icona dell’animazione anni ’90, diedero vita alla terza stagione con il nome di: “The Golian Chronicles”; considerata non canonica dai fan (e non solo, come vedremo poco più avanti), l’ultima serie abbandona le tematiche sovrannaturali delle prime due abbracciando un tema più reale come quello del razzismo. Weisman non si limita solo alla produzione della serie, nel 2006 decide di ideare anche una collana di fumetti che, questa volta, segue le vicende delle prime due stagioni. I fumetti, ancora in corso, sono composti da 3 volumi prodotti sia dalla Slave Labor Graphics che dalla Creature Comics.

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Tra Disney, Marvel e DC Comics

Quella di Weisman non è però l’unica incarnazione fumettistica dei Gargoyles, ma è addirittura il terzo tentativo di adattamento della serie animata. Prima di questa serie ce n’era stata una pubblicata proprio dalla Disney all’interno del mensile Disney Adventures (in totale furono solo 11 storie), la seconda venne invece pubblicata dalla Marvel (quando ancora le due aziende avevano proprietà differenti) e anche in questo caso non riuscirono ad andare oltre le undici uscite. Tuttavia, i Gargoyles riuscirono a fare una capatina anche nell’universo DC Comics: Weisman fece infatti incontrare i suoi eroi con quelli della Justice League in una storia breve apparsa su JLA Showcase 80-Page #1, del febbraio 2000.

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Giochi e Videogame

Gli anni ’90 erano gli anni dei giocattoli basati sui cartoni in voga durante quel periodo. Com’è successo per Batman e tanti altri protagonisti, anche i nostri eroi di pietra hanno avuto le loro rispettive action figure. Prodotte dalla Kenner, vengono realizzate due serie classiche, diverse versioni deluxe con ali ripiegabili e un set di gioco con il rispettivo Castello dei Gargoyles. Oltre ai giochi troviamo anche i videogiochi, come il portabile della Tiger “Gargoyles – Night Flight e il gioco per SEGA Genesis “Gargoyles”. Quest’ultimo, prodotto dalla Disney Software e pubblicato da Buena Vista Interactive, venne venduto solo ed esclusivamente sul mercato americano anche se ha riscontrato pareri positivi dalla critica. Quando si dice “a chi troppo e a chi niente!”

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Ricordiamo che attualmente la serie animata dei Gargoyles è visibile sulla piattaforma streaming Disney+ e un rewatch è assolutamente obbligatorio. Si tratta di una serie divenuta un vero e proprio cult, ed è bello sapere che ora anche le nuove generazioni potranno godersi le avventure di Golia e soci in qualsiasi momento.


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Dottor Prugna

Esimio luminare appassionato di quelle cose che la maggior parte della gente etichetta come “Infantili”. La fantasia è stata fin da subito il mio pane quotidiano. La mia colorata vita mi porta anche a svolgere il ruolo di giullare all’interno di questo fantastico gruppo, con il compito di portare gioia ed allegria a tutti quanti grazie a quel pizzico di follia che non mi manca affatto.

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