Dustin Hoffman: i ruoli più emblematici che ha ricoperto nella sua carriera

Ripercorriamo al straordinaria carriera di Dustin Hoffman, uno degli attori più amati di Hollywood

dustin hoffman

Dustin Hoffman è uno degli attori più importanti degli ultimi decenni. Nato a Los Angeles l’8 agosto del 1937, il grande attore americano ha segnato un’epoca di successi per il cinema a stelle e strisce al fianco di attori come Robert De Niro e Al Pacino.

La sua passione per la recitazione si nota già dai primi anni di vita quando Dustin Hoffman decide di iscriversi al Conservatorio e contemporaneamente alla Pasadena Community Playhouse per studiare arte drammatica. Ben presto capisce che per sfondare deve passare alla East Coast e affrontare i palcoscenici di Broadway. Segue i corsi della scuola di Lee Strasbergh e inizia con le prime particine a teatro.

Il primo a notare il suo enorme talento è Mike Nichols che lo apprezza nel film “Noon and Nights”, in cui interpreta un omosessuale nazista. Il regista gli affida il ruolo principale de Il Laureato, l’attore ricambia con una grande performance che gli fa guadagnare la prima di una lunga serie di nomination agli Oscar. Il successo del film gli apre le porte di Hollywood.

 

I ruoli più emblematici

Dustin Hoffman ha avuto la fortuna di interpretare numerosi personaggi che hanno poi avuto grande successo. Tra i più importanti c’è “Tutti gli uomini del Presidente” in cui Dustin Hoffman presta il volto a Carl Bernstein, uno dei cronisti di punta del Washington Post, incaricato di affiancare il collega Bob Woodward in un’indagine che avrebbe portato al più famigerato scandalo della politica americana, il Watergate, che nel 1974 avrebbe costretto alle dimissioni il Presidente americano Richard Nixon.

Il film è tratto dal libro inchiesta pubblicato da Woodward e Bernstein, Tutti gli uomini del presidente è uno dei più importanti film sul giornalismo mai realizzati, e l’accoppiata fra due co-protagonisti come Dustin Hoffman e Robert Redford funziona alla perfezione.

Gli appassionati di giochi come quelli presenti sul casino online Casino777 lo ricordano molto bene nel film Rain Man pellicola scritta e diretta da Barry Levinson nel 1988 e incentrata sull’incontro fra due fratelli ormai adulti e che non potrebbero essere più diversi: Charlie (Tom Cruise) è un giovane yuppie oppresso dai debiti, Raymond Babbitt (Dustin Hoffman) il fratello maggiore di cui Charlie non sapeva nulla, affetto da una grave forma di autismo. La vivida e toccante prova di Dustin Hoffman si è rivelata il veicolo per l’enorme successo di Rain Man, ricompensato con quattro premi Oscar, fra cui la statuetta come miglior film e il secondo Oscar per Hoffman, insieme al Golden Globe come miglior attore di dramma.

Indimenticabile è la sua interpretazione in Lenny, in cui interpreta il comico americano Lenny Bruce. Diretto da Bob Fosse, Lenny rende omaggio a una delle personalità più celebri e ‘scandalose’ del mondo della stand-up comedy mediante l’istrionismo di precisione geometrica sfoderato dall’attore: la natura eccentrica del protagonista, la sua ironia scatenata e tagliente (sul palco ma anche al di fuori di esso), la sua imprevedibilità e il suo carisma rivivono in Lenny in una sorta di one-man show, che ha permesso a Hoffman di ottenere l’ennesima nomination all’Oscar e che ha consegnato agli annali del cinema un’interpretazione da standing ovation.

Nel film “Il Laureato”, invece, Dustin interpreta Benjamin Braddock. Si tratta di un personaggio assurto da subito ad autentica icona generazionale, e al quale il nome di Dustin Hoffman rimarrà per sempre legato. E l’attore, all’epoca – il 1967 – a malapena trentenne e soltanto al suo secondo film, è semplicemente impeccabile nell’esprimere inquietudini, insicurezze ed entusiasmi di questo ragazzo appartenente alla middle class californiana, coinvolto in una torrida relazione clandestina con la seducente signora Robinson (un’indimenticabile Anne Bancroft) a dispetto della propria goffaggine.

Grazie a questo film il grande Dustin Hoffman è riuscito ad imporsi come uno dei migliori attori di sempre ed ha vinto il Golden Globe e il BAFTA Award come miglior attore emergente e la sua prima nomination all’Oscar.

Chiudiamo con un’altra pellicola indimenticabile: “Il maratoneta”. Un thriller basato sul romanzo dello sceneggiatore William Goldman, per la regia di John Schlesinger. All’interno di un racconto carico di suspense, Hoffman veicola una tensione formidabile attraverso il personaggio di Babe Levy: uno studente di storia testimone di un bizzarro incidente stradale, le cui ricerche lo porteranno sulle tracce del dottor Christian Szell (Laurence Olivier), un misterioso individuo che Babe sospetta essere un ex criminale nazista a caccia di una partita di diamanti.


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