Cobra Kai – Martin Kove parla del mito di Karate Kid

Martin Kove, l’indimenticabile Sensei John Kreese, parla di Cobra Kai e del successo intramontabile di Karate Kid.

Martin Kove

Strike first, strike hard, no mercy.

Se avete visto come noi decine di volte Karate Kid, converrete che il vero antagonista è proprio lui, Sensei John Kreese, il Maestro del dōjō Cobra Kai. Ex militare spietato, aggressivo, proprio come il celebre motto della sua scuola. La nuova serie Cobra Kai ha però rimesso in discussione il passato, ed a parlarne è proprio l’iconico Sensei messo allora (giustamente) a tacere dal Maestro Kesuke Miyagi e dal suo stile di combattimento, uno dei più belli, il Gōjū-ryū.

Grazie al passaggio su Netflix delle prime due stagioni di Cobra Kai, spin-off riuscito di Karate Kid, con anche una terza stagione in lavorazione, Martin Kove ha parlato del suo personaggio e più in generale, di cosa rappresenta il franchise Karate Kid nel mondo. Il caratterista è inoltre tornato a indossare il suo vecchio karategi, con grande emozione, al fianco di Ralph Macchio e William Zabka. Tuttavia Cobra Kai è tutta un’altra storia e ci limitiamo a consigliarvene la visione, visto che molti ancora non lo hanno visto in precedenza su YouTube Red.

Martin Kove

Kove ha definito Karate Kid un regalo. Parlando con The Hollywood Reporter l’attore ha dichiarato che tutti adorano la tetralogia originale. Per lui la vera star di Karate Kid (riferendosi appunto ai primi film) è Robert Mark Kamen, lo sceneggiatore. Quanti altri film possono vantare così tante battute iconiche? Kove ricorda al giornalista “spezzagli le gambe”; “nessuna pietà”; “la misericordia è per i deboli”, “dai la cera, togli la cera”. Non ha tutti i torti Kove, e fosse per noi aggiungeremmo dialoghi interi, soprattutto della prima pellicola.

“Il film originale per molti è stata un’esperienza ai limiti del religioso”, dice Kove. “Ralph, Billy ed io, in questi trent’anni, prima dunque che arrivasse la nuova serie, abbiamo vissuto cosa ha significato questo film nel mondo reale. Moltissime persone sentivano i temi affrontati nel film molto vicini, come se le riguardassero in prima persona”. Kove dichiara che in primo luogo, nel 1984, gli attori principali sono stati veramente vittime di bullismo. In secondo luogo, in Karate Kid si parla di una storia d’amore che non ha funzionato. Infine, il film tratta il tema del “pesce fuor d’acqua”, del sentirsi inadeguati e dell’assenza di radici solide. Karate Kid è un film generazionale che ha toccato temi importanti e delicati; secondo Kove anche la nuova serie riesce brillantemente in questo.

Karate Kid

Martin Kove durante la sua lunga carriera ha ricoperto numerosi ruoli, ma il successo lo ha raggiunto quando accettò il ruolo del veterano diventato maestro di arti marziali in Karate Kid. Ora abbiamo l’occasione di rivederlo nel suo ruolo, prima come guest-star nell’ultimo episodio della prima stagione, e poi come personaggio regolare nel corso della seconda. Ancora una volta, ci fermiamo qui e non vi diciamo altro.

In Cobra Kai seguiremo gli eventi legati alla nemesi di Daniel LaRussoJohnny Lawrence che è deciso a prendersi la sua rivincita e a ridare lustro al dojo Cobra Kai. La rivalità tra Lawrence e LaRusso si consumerà sul tatami del cinquantesimo torneo di karate di All Valley, dove gareggeranno i rispettivi allievi.

Se ancora non l’avete visto, qui potete recuperare il teaser trailer che ha inaugurato il passaggio della serie su Netflix, con alcune anticipazioni sulla terza stagione.

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