Polemiche per lo spettacolo teatrale tratto da “Cinzia” di Leo Ortolani

Lo spettacolo teatrale tratto dalla graphic novel “Cinzia” di Leo Ortolani, che andrà in scena durante Lucca Comics & Games 2019, è già al centro di polemiche all’interno del Consiglio comunale della città toscana

A quanto pare, questa edizione di Lucca Comics & Games è destinata a suscitare polemiche, oltre che il consueto entusiasmo per i grandi ospiti che saranno presenti durante la kermesse toscana. Proprio durante la manifestazione, andrà in scena uno spettacolo teatrale basato sulla bella graphic novel “Cinzia” di Leo Ortolani (pubblicata da Bao Pubishing nel 2018), che ha sollevato alcune polemiche nel Consiglio Comunale di Lucca, perché troppo vicino alla “teoria gender”.

Riportiamo di seguito uno stralcio dell’articolo proposto da Fumettologica, che fa il punto della situazione in modo chiaro e puntuale:

In occasione della seduta del 6 agosto, alla quale erano presenti anche i vertici di Lucca Crea – la società a partecipazione pubblica che organizza la manifestazione -, dalle file dell’opposizione composta da Lega, Forza Italia e Movimento 5 Stelle è stata espressa preoccupazione per la messa in scena dello spettacolo. La protagonista di Cinzia è infatti una transessuale, proveniente dalle pagine di Rat-Man, il fumetto più famoso di Ortolani.

Secondo la consigliera Simona Testaferrata di Forza Italia, «la diversità dovrebbe essere spiegata in altri termini, non vorremmo che ci fosse una deriva che va verso la cultura gender». Della stessa linea è anche la Lega, come espresso dal consigliere Giovanni Minniti: «Quello che mi lascia perplesso è il tema, se ne potevano scegliere altri. Affrontare questi temi è pericoloso, bisognerebbe stare attenti».

Il Movimento 5 Stelle, infine, tramite le parole del consigliere Massimiliano Bindocci, ha lamentato il fatto che simili tematiche siano state presentate in Consiglio comunale solo dopo essere state decise, non prima: «Su questi temi c’è un’estrema discrezionalità. Forse noi non siamo preparati per giudicare sulla bontà o meno delle scelte che vengono prese ma un luogo deputato a questo sarebbe necessario».

A rispondere alle polemiche sollevate è stato Emanuele Vietina, direttore generale di Lucca Comics & Games, che ha sottolineato come il tema della diversità di genere entri a far parte del progetto del festival 2019.

«Uno dei concetti alla base del nostro lavoro è scegliere un tema che sia lo specchio delle nostre comunità di riferimento. Quest’anno con l’idea di mettere al centro l’umanità si è inteso invitare il nostro mondo, a ritrovarsi nei festival, momenti in cui le persone possono confrontarsi dal vivo, durante una stagione in cui la cultura poggia prevalentemente sui linguaggi virtuali e digitali» ha detto Vietina. «In occasione del 500º anniversario della morte di Leonardo da Vinci, il tema mette al centro la prospettiva postumanista: come l’informatica e le biotecnologie stanno cambiando la natura umana. Partendo da grandi riferimenti come AkiraBlade RunnerV for Vendetta, che con la loro riflessione ci conducevano verso 2019 prossimo venturo, abbiamo voluto ampliare il dibattito, e da un immagine che ci invita ad abbracciare la diversità, prime fra tutte quelle dei media e delle identità che compongono Lucca Comics & Games, ci e’ venuto naturale affrontare anche la tematica del non binarismo di genere.»

Entrando più nello specifico di Cinzia e della sua trasposizione teatrale, Vietina ha affermato che «parliamo di uno dei maggiori autori italiani, le cui doti sono indiscutibili» e che, inoltre, lo spettacolo «saprà affrontare un tema così caldo con la dovuta delicatezza e spensieratezza».

Lo spettacolo, prodotto da Lucca Comics & Games e realizzato da Teatri d’Imbarco, con l’adattamento del premio Nastro D’Argento Nicola Zavagli e la collaborazione di Leo Ortolani e Bao Publishing, sarà messo in scena durante il festival, in un giorno che sarà comunicato al momento della presentazione del programma.

 


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