Black Butler (Kuroshitsuji) – Un salto dalla regina Vittoria

Siamo a Londra, nel pieno dell’epoca vittoriana. Ciel Phantomhive sopravvive allo sterminio della sua famiglia e per continuare a vivere e cercare vendetta scende a patti con un vero diavolo. Insieme si troveranno a sbrogliare le storie più losche e cupe che si nascondo dietro la corona inglese.

Che i giapponesi abbiano un’insana passione per il mondo occidentale è ormai risaputo, ci chiamano i “naso alto” a ragion veduta, ma ciò che ammirano non sono solo i nostri caratteri europei. Raramente vediamo un manga con disegni e tratti somatici orientali, se escludiamo il maestro Masakatsu Katsura che con Video Girl Ai ci ha regalato delle tavole con personaggi prettamente asiatici, per il resto si tratta di uno stile quasi sempre ispirato ai nostri canoni di bellezza: occhi grandi, capelli delle più svariate sfumature, corpi formosi e altezze stratosferiche.

Il motivo di questa sorta di evasione dal loro mondo è probabilmente da ricercarsi nella storia: l’obbligo fino al periodo Meiji (1868) all’isolamento politico e commerciale ed il divieto di ogni tipo di rapporto al di fuori del Giappone ha fatto in modo che venissero mantenute tradizioni storiche ma che, allo stesso tempo, si sviluppasse un fascino quasi malato per tutto ciò che riguardava l’Occidente. Tuttora questo fascino è vivo e radicato, tanto che possiamo imbatterci in racconti ambientati in periodi storici molto significativi per l’Europa, storie dettagliate e curate che solo un veterano del luogo potrebbe scrivere.

Black Butler (in giapponese Kuroshitsuji) s’inserisce tra queste opere, mostrandoci uno spicchio storico dell’età vittoriana (1837-1901). Sotto la regina si viveva pacificamente, nonostante lo scandaloso lavoro minorile, la povertà e l’incremento della prostituzione, viene tutt’oggi ricordata come un’epoca di sviluppo e raffinata eleganza. Gli avvenimenti più infelici erano edulcorati e mascherati in modo che tra i nobili si potesse vivere di sfarzo e bellezza.

Qui, in pieno clima “steampunk”, troviamo il nostro protagonista Ciel Phantomhive, un bambino di 12 anni sopravvissuto alla strage della sua famiglia, nobile per nascita, che vede bruciare i suoi familiari in un misterioso incendio. In preda al panico e al dolore stringe un patto con un diavolo: Ciel gli darà la sua anima al momento della sua morte e in cambio l’essere demoniaco dovrà aiutarlo nella vendetta e nelle questioni strettamente legate al suo casato.

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Il diavolo, avido di anime che gli permettono di sopravvivere, accetta e si trasforma nel mero maggiordomo della famiglia Phantomhive. Sotto le spoglie di Sebastian Michaelis, servitore impeccabile, metodico e flemmatico, fa risplendere il casato di luce propria e, insieme al suo “signorino”, sarà subito pronto a far luce su intrighi irrisolvibili persino per Scotland Yard e a scatenare l’inferno grazie ai suoi poteri.

Molte vicende sono caratterizzate dall’intreccio tra religione cristiana e tradizioni giapponesi, demoni, shinigami e angeli s’incontrano e scontrano nella stessa opera.

Grazie a Yana Toboso, autrice dell’opera ormai di successo internazionale, ripercorriamo le orme di Jack lo Squartatore: vediamo bambini mutilati a cui sono stati venduti organi o costretti a lavorare in un circo, licantropi che attaccano villaggi in Germania e Chef indiani che sfidano pericolosamente la cucina inglese. Non siamo di certo davanti a un manga romantico e drammatico, ma abbiamo a che fare con dei veri e propri gialli in cui c’è sangue che scorre e shinigami in cerca di anime da mietere. Dietro ad eleganti atmosfere di velluto si nascondono inquietanti misteri sepolti e ogni protagonista cela un passato tenebroso e oscuro. Anche a villa Phantomhive hanno tutti qualcosa da nascondere: Sebastian – maggiordomo tuttofare e demone fino al midollo – dimostra tutta la sua abilità nel non mostrare minimamente la sua vera natura. Apparentemente privo di macchia, introduce Ciel in situazioni lugubri e pericolose, circostanze in cui la consapevolezza della paura renderebbe inerme ogni essere umano, vicende che costringono i protagonisti ad affrontare minacce incombenti nascoste nell’ombra da molto tempo.

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La Toboso, giovane mangaka famosa per la sua abilità nel trattare il genere yaoi, ci regala ambientazioni favolose, vestiti e sfondi che sembrano usciti da quadri, dettagli  e citazioni frutto di uno studio accurato e di una passione davvero ammirevole.

I disegni sono estremamente dettagliati e forti di espressioni, le storie in cui si ritrovano invischiati Ciel e Sebastian risultano sempre più tetre e fitte di misteri. Tra il giallo e l’horror, tra la follia e l’inverosimile, tra amore e odio, tra necessità e virtù così come tra la vita e la morte, tra l’inganno e l’illusione e tra la salvezza e l’inferno: è lì che viene collocata tutta la storia del casato Phantomhive.

Leggo manga dalla bellezza di vent’anni o poco più, e quando mi imbatto in una storia ben costruita, che promette bene e che diventa subito un successo in Giappone, non posso che essere piena di buone speranze! Non mancano poi gag umoristiche, personaggi buffi, tenerezza e colpi di scena.

Il manga Black Butler viene pubblicato in Italia dalla Panini sotto l’etichetta Planet Manga in formato tankobon al prezzo di 4,50 euro. Dal 2006 è ancora in corso dopo il 26° volume. Da questo sono state tratte tre serie anime e un OAV: la prima serie è composta da 24 puntate e segue la storia originale solo nella prima parte per poi proseguire diversamente, la seconda è composta da 12 episodi e riprende esattamente dal finale della prima. Per la terza invece, come per l’OAV, è stato ripreso fedelmente il manga d’origine.

In patria il successo fu tanto da ispirare ben tre musical e un live action uscito nel 2014, la Nintendo Ds ha pubblicato nel 2009 un videogioco intitolato Kuro shitsuji phantom & ghost, sviluppato dalla Square Enix.

Abbiamo parlato di:

Saki

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Cuore giapponese in un corpo italiano, leggo manga dalla più tenera età e sogno ancora di cavalcare Falcor! Curiosa fino allo sfinimento, sono pronta a parlarvi delle mie scoperte!

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