Avengers: Infinity War – Recensione

Abbiamo visto in anteprima l’attesissimo Avengers: Infinity War, il film che i Marvel Studios hanno in mente da ben dieci anni.
Da qui in avanti, nulla sarà mai più come prima

Scrivere una recensione su Avengers: Infinity War non è assolutamente facile.

Innanzitutto perché qui non ci troviamo di fronte a un film a sé stante, ma a un vero e proprio capitolo di un grande serial che ci stiamo godendo, tra alti e bassi, da ben dieci anni al cinema.

Chiariamoci: ovviamente il film è perfettamente godibile anche se non avete mai visto altro del Marvel Cinematic Universe, ma ovviamente lo apprezzerà molto di più chi è stato a bordo sin dall’esordio di Iron Man, nell’ormai lontano 2008.  Sembra una vita fa, vero?
Eppure sono passati dieci anni. Una decade in cui la Marvel ha fatto un qualcosa di mai fatto prima al cinema: un universo condiviso. Esattamente come nei fumetti, gli eroi del grande schermo vivono tutti nello stesso mondo, dunque possono incontrarsi piuttosto facilmente.

Ed esattamente come nei fumetti, possono decidere di unire le forze qualora si trovassero di fronte a una minaccia troppo potente da affrontare singolarmente.
Abbiamo visto gli eroi crescere, stringere amicizie, litigare.
Innamorarsi.
Li abbiamo visti insieme e poi, fatalmente, divisi. 

Diciotto film, diciotto storie che sono servite per arrivare fino a qui. All’evento che la Marvel sta preparando da dieci anni seminando indizi, gemme e avvisaglie.
Thanos è qui. È sempre stato qui. Ora è il momento di affrontarlo.

I fratelli Russo avevano di fronte un compito difficilissimo: mettere insieme – nello stesso film – una trentina di personaggi famosissimi, dar loro il giusto spazio senza scontentare nessuno e raccontare l’arrivo del cattivo più potente dell’universo. Il tutto in poco più di due ore.

Assurdo. 

Eppure solo loro potevano farcela, perché hanno dimostrato di essere gli unici registi, tra i tanti che abbiamo visto all’opera in questi anni, in grado di saper prendere l’universo Marvel con un piglio diverso: meno commedia, più sostanza. Con The Winter Soldier e Civil War ci hanno regalato probabilmente i capitoli migliori di questa saga – Guardiani della Galassia a parte, ovviamente – dunque la scelta di affidare il film più importante a loro due è stata assolutamente azzeccata.

I due fratelli, aiutati da uno staff incredibile, sono riusciti a far collimare tutte le trame di tutti i film in questo capitolo. Converge tutto qui, in un’avventura che vi lascerà senza fiato, stenterete persino a credere a tutto quello che vedrete. Sarete confusi, scombussolati, scossi.

Vivrete una battaglia senza esclusione di colpi, alcuni (emotivamente) li potrete persino sentire sulla vostra pelle, se siete particolarmente affezionati a questi personaggi. Eppure, siamo convinti che anche guardando questo film con il giusto distacco, alla fine vi sentirete persi, smarriti. Vi guarderete intorno e cercherete conferme, che nessuno potrà darvi.

Il lavoro incredibile dei fratelli Russo è da ricercare nei vari stili narrativi che hanno usato nel film: ogni personaggio riesce a mantenere la sua personalità, addirittura guardando le scene con i Guardiani della Galassia si ha nettamente la sensazione di vedere un loro film, così come con Spider-Man o Steve Rogers (ormai chiamarlo Captain America non ha più senso).

La scelta poi di puntare tutto (ma davvero tutto) su Thanos, è vincente. Il protagonista assoluto è lui e diventa immediatamente il miglior cattivo mai apparso in un film Marvel. 

L’unica cosa che stona, in un film grandioso come questo, sono le troppe battute comiche presenti nella prima parte del film. Non erano necessarie, spesso risultano forzate. Metterne qualcuna che alleggerisca la tensione ci sta, ma probabilmente si sono fatti prendere un po’ troppo la mano (specialmente con Hulk…). 

Ma nel complesso, è assolutamente promosso.
Non potrebbe essere altrimenti, visto il coinvolgimento emotivo e il senso di assoluta impotenza che proverete anche se siete lì per caso, anche se state pensando ai fatti vostri, anche se vorreste essere da un’altra parte.

Improvvisamente starete combattendo anche voi. 
La battaglia sarà la vostra, il dolore sarà anche il vostro.

Thanos è qui.
Lo aspettavamo dal 2012, quand’è apparso per la prima volta nella scena post credits del primo Avengers.

Sapevamo che sarebbe arrivato…
Ma non eravamo pronti a tutto questo.

 

 

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Mr. Kent

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Appassionato di fumetti, curioso per natura, attratto irrimediabilmente da cose che il resto del mondo considera inutili o senza senso. Sono il direttore di MegaNerd e me ne vanto.

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3 Comments

  • Ciao, complimenti per l’ottima recensione. Non sono d’accordo sul fatto delle battute: per me umorismo e dramma in questo film sono davvero bilanciati bene, le battute sono tutte belle e sempre inserite bene (e io ho sempre odiato l’umorismo troppo spinto dei film Marvel). Insomma, riguardo l’umorismo, non siamo davanti a un altro inguardabile Thor Ragnarok…

    • Ciao Alberto,
      per prima cosa grazie davvero per i complimenti alla recensione: fanno sempre piacere!
      Per quanto riguarda le battute, sono d’accordo sul fatto che (ringraziando Dio) non ci troviamo di fronte a un nuovo Natale ad Asgard (non ho davvero il coraggio di chiamarlo “Thor”), però secondo me potevano limitarsi un po’ di più, specialmente nella prima parte. Ma questo è proprio il classico “pelo nell’uovo”, ci troviamo di fronte a un gran bel film, probabilmente il migliore dei Marvel Studios finora!

  • Eh sì, le battute sono ormai onnipresenti nei prodotti Marvel, ma come hai detto te è un film promosso! I Russo hanno lavorato bene! Qui la nostra recensione, se hai voglia:

    https://vengonofuoridallefottutepareti.wordpress.com/2018/04/27/avengers-infinity-war/

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