Addio a Quino, il creatore di Mafalda

Il fumettista argentino Joaquín Salvador Lavado Tejón, meglio conosciuto con il nome d’arte di Quino, è morto all’età di 88 anni. Era il creatore di Mafalda, la bambina protagonista dell’omonima striscia umoristica

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Lutto nel mondo del fumetto: si è spento, all’età di 88 anni, il fumettista argentino Quino, nome d’arte di Joaquín Salvador Lavado Tejón, diventato noto soprattutto per aver creato Mafalda, la bambina protagonista dell’omonima striscia comica conosciuta in tutto il mondo.

Nato nel 1932 a Mendoza, in Argentina, da genitori immigrati dall’Andalusia, aveva studiato all’Accademia delle Belle Arti della sua città natale. Nel 1949, all’età di 17 anni, decide di diventare un fumettista professionista e nel 1954 arriva la sua primissima pubblicazione. Il successo però, arriverà solo nel 1964 con Mafalda, una striscia umoristica che in breve tempo è riuscita a conquistare tutto il mondo, diventando anche testimonial di zaini, quaderni, diari e tantissimo altro merchandising.

Mafalda nacque proprio grazie alla pubblicità: l’azienda di Elettrodomestici Siam di Tiella aveva chiesto a Quino di ideare una mascotte per la nuova campagna pubblicitaria, ma il personaggio non convinse fino in fondo. All’Artista l’idea di questa bambina irriverente però continuava a piacere molto, al punto che arrivò a proporla a Gregorio, il supplemento umoristico della rivista Leoplán. 
Le storie inedite, totalmente slegate dalle esigenze pubblicitarie, arrivarono però grazie al direttoore del settimanale Primera Plana, che iniziò a pubblicare le strisce in cui Mafalda era la protagonista assoluta. Da lì al successo, il passo è stato davvero breve.
Per il nome di Mafalda, Quino s’ispirò a una bambina presente nel romanzo argentino Dar la cara, di David Viñas. La bambina ideata da Quino ha 6 anni ed è particolarmente intelligente e acuta, oltre che particolarmente interessata dei problemi del mondo. Non si fa scrupoli a fare domande scomode agli adulti, né tantomeno ad elargire giudizi piuttosto schietti. Da notare che Mafalda odia con tutta sé stessa la minestra, perché a detta di Quino «è una metafora di tutto ciò che si vuole imporre con la forza, delle cose alle quali vuole costringerti il potere, di ciò che viene imposto a un bambino, a un cittadino, a un popolo.»

La redazione di MegaNerd si unisce al cordoglio per la scomparsa di questo geniale autore, che ha lasciato un segno indelebile nell’immaginario collettivo con la sua Mafalda.


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