5 Mondi: il Guerriero di Sabbia – Recensione

Tre ragazzi molto diversi tra loro: la studentessa Oona Lee, il ragazzo dei quartieri poveri An Tzu e l’atleta star Jax Amboy sono protagonisti di un’epica missione in nome di un’amicizia che va oltre i pregiudizi e le differenze

Cinque autori: Mark Siegel, Alexis Siegel, Xanthe Bouma, Matt Rockefeller e Boya Sun, per raccontarci cinque mondi in guerra tra di loro. Il primo volume che ci porta in questo universo parallelo, in cui specie diversissime convivono controllando vari elementi, è Il guerriero di sabbia, edito da Bao Publishing nella collana BaBao per bambini e ragazzi.

La protagonista è Oona, una ragazza che, come gli altri con le sue capacità, è stata separata dalla famiglia per essere allevata in una scuola e diventare una danzatrice di sabbia. La sabbia è uno degli elementi fondanti dei 5 mondi, che può essere controllata grazie ad un particolare addestramento. Ogni mondo ha un tipo di sabbia diversa, ma solo il guerriero di sabbia è in grado di controllarle tutte. Il problema che affligge i 5 mondi deriva proprio da questo.

Le diversità tra le popolazioni sembrano ormai insormontabili, la forza malefica del mimic ha prosciugato e oscurato i cinque fari che assicuravano serenità agli abitanti dei mondi, solo l’evocazione del guerriero di sabbia potrebbe fronteggiare un male così pericoloso. Questo guerriero non è mai stato visto prima e se ne mette in dubbio perfino l’esistenza, ma sembrerebbe essere l’unica soluzione per portare l’universo alla normalità. In questo caos però il mimic ci sguazza, provvederà a mettere zizzania, creando tensioni fra le diverse specie e spingendo i Toki a ribellarsi, facendo in modo che nessuno dei cinque fari possa essere acceso.

Tutto accade su due piani, ci sono le barche volanti e i castelli del consiglio in cui si prendono le decisioni e si discute sul da farsi e c’è invece il mondo reale, quello fatto di persone che subiscono le leggi e non si rendono conto di quanto il loro mondo stia andando in rovina. Tra un piano e l’altro però si muovono Oona e il suo team, che riuscendo ad appurare la gravità della situazione, faranno di tutto per risolverla. Attenti alle informazioni che riescono a carpire, saranno guidati dalla fonte inesauribile delle tradizioni, delle leggende e dalla saggezza delle piante del mondo vegetale, che li porteranno alla conclusione che potrebbe risolvere tutto: loro conoscono il guerriero di sabbia.

Siamo solo all’inizio dello scontro titanico tra mondi, quando il primo libro si conclude lasciando per ora, un finale apertissimo. Dal punto di vista grafico siamo di fronte a tratti molto morbidi, con una palette di colori prevalentemente fredda. Lo stile è molto cartoonesco, è comunque una graphic novel pensata per i bambini/ragazzi, ma sembra richiamarsi alla grafica di Scott Pilgrim di Brian Lee O’ Malley, anche se in modo più delicato. Dal punto di vista narrativo, in particolare la centralità degli elementi che possono essere manipolati e controllati, si richiama ad Avatar – La leggenda di Aang, graphic novel e cartone animato (poi anche film) in cui gli elementi e gli altrettanti mondi corrispondenti sono 4, in lotta tra di loro e l’armonia anche in questo caso può essere portata da un solo personaggio che matura e cresce nel corso della saga.

Aspettiamo ora di leggere il seguito dell’avventura dei 5 mondi e di Oona, sperando che le cose almeno tra i variopinti abitanti si sistemino presto. Pur essendo una graphic novel collocata nella collana per lettori giovanissimi, è una lettura molto piacevole che affronta tematiche anche complesse ed ha una trama fitta di intrighi e di varie storyline che riesce ad accattivare anche lettori più navigati.

Abbiamo parlato di:

 

 

Carla Gambale

Non si ha memoria di quando abbia iniziato a leggere, ma non ho mai smesso. Lotto da tempo immemore con mia madre per farle comprare una nuova libreria. Tra un'emicrania e l'altra mi adopero a leggere, scrivere e parlare di libri, fumetti e serie tv, poi nel tempo libero studio anche archeologia

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