Tetris Effect: torna il puzzle più famoso della storia

Player.it e MegaNerd.it vi portano indietro nel tempo. A dire il vero, è Sony a farlo, noi siamo solo ambasciatori. Si torna a riordinare blocchi come negli anni Ottanta!

Calma! Non stiamo parlando di una remaster di Tetris (non avrebbe neanche senso, parliamoci chiaro), ma di un puzzle game che ha intenzione di miscelare sapientemente innovazione, effetti sonori e visivi da epilessia fulminante e classicismo. Sony ha lanciato una granata pre-E3, evento ormai alle porte.

Non sarà l’annuncio del secolo, ma come antipasto non è niente male. D’altronde, se le aziende di videogiochi annunciassero le cose più succose prima dell’E3, l’evento principale chi lo guarderebbe? Questo autunno, tornerà un classico dei puzzle game con una veste grafica e delle meccaniche riviste da zero. Il titolo sarà un’esclusiva e farà la sua comparsa su Playstation 4 e PSVR.

Chiariamo ancora: non possiamo definire Tetris Effect un vero e proprio “sequel”, perché il gioco in questione è più vicino ad altri puzzle game creati da Tetsuya Mizuguchi, primo fra tutti Lumines. Inoltre, il titolo non riprende direttamente quello del videogioco icona di una generazione, ma un “disturbo” psicologico ad esso legato… sì, avete capito bene.

Non avete mai sentito parlare dell’Effetto Tetris? Si tratta di un fenomeno psicologico che può essere riassunto in questo modo: avete presente quando siete impegnati incessantemente in un’attività molto ripetitiva e cominciate a vedere immagini e colori collegate a quell’attività davanti agli occhi anche quando state facendo altro? Ecco, questo è l’Effetto Tetris, fenomeno che trae la sua “ispirazione” dalla ripetitività del gameplay di Tetris e, soprattutto, dall’assuefazione che questo riusciva a produrre nei giocatori.

Il caro, vecchio, Tetris…

Il trailer mostra un piccolo assaggio che ci ha fatto subito temere per chiunque soffra di attacchi epilettici. Gli effetti psichedelici, i colori sfavillanti e in continua trasformazione, le figure geometriche in perenne movimento potrebbero davvero mettere in pericolo le vostre cornee. Che dire poi della versione per realtà virtuale? Indossare un visore e vedersi sparare davanti agli occhi codesto spettacolo pirotecnico potrebbe far esplodere il motion sickness in tutta la sua virulenza (no, dai, il motion sickness non si espande come il vaiolo).

Il motore grafico di cotanta “luccicanza” è l’Unreal Engine e, come abbiamo accennato, a creare questo delirio cromatico è stato un genio dei puzzle game, Tetsuya Mizuguchi. Chi è costui? Un game designer di 53 anni, che però ne dimostra 30 (come faranno questi giapponesi?), abituato ad attentare alla sanità mentale dei giocatori. Di sua creazione, abbiamo nominato Lumines, ma non vanno dimenticati REZ, Space of Channel 5 e Child of Eden.

Il nuovo, folle, Tetris…

Dagli screenshots, possiamo notare che i tetramini (i blocchi da ordinare in Tetris) saranno presenti, ma stavolta disporli sarà molto più difficoltoso, perché la nostra vista sarà impegnata a guardare sfondi in movimento che potrebbero essere scambiati per allucinazioni provocate dal delirium tremens. Ovviamente, si scherza. Nel complesso, Tetris Effect ci sembra, a prima vista, (se non la perdiamo) un puzzle game intrigante e dall’aspetto affascinante. Le musiche, come in ogni produzione made in Mizuguchi, sono splendide e accompagnano perfettamente le nostre ore di gioco.

Una piccola nota storica è d’obbligo. L’originale Tetris fu sviluppato nel 1984 tra le mura dell’Accademia delle Scienze dell’URSS da Aleksej Leonidovič Pažitnov. Costui pensava di aver creato un passatempo, invece aveva a tutti gli effetti sintetizzato una nuova droga. La cosa buffa della situazione? Tetris non fu registrato come brevetto, quindi, fu reso disponibile da chicchessia per qualunque piattaforma di gioco esistente, anche le caffettiere.

Un altro fatto buffo? Sapevate che perdere a Tetris era ed è tuttora inevitabile? Molti matematici hanno studiato le partite a Tetris e hanno scoperto che un giocatore non potrà mai giocare all’infinito anche se i tetramini non accelerassero. Non so spiegarvelo sul piano matematico (avevo 4), ma è una questione di sequenze infinite casuali o una cosa del genere… fidatevi, è così.

Insomma, dalla Russia al Giappone il passo è più breve di quanto credessimo. Tutti pronti a rispolverare la coordinazione occhio-mano? Tetris Effect ci aspetta questo autunno su PS4 e PSVR.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *