Gli anni 90, la promessa del futuro e la Generazione PlayStation

È stata la console che ci ha portati nel futuro, quella che ha cambiato le regole del mercato e fatto diventare i videogiochi adulti. Oggi il nostro speciale è tutto per lei, la prima, storica, indimenticabile PlayStation

speciale anni 90 playstation

Gli anni 80 erano ancora un dolce ricordo, mentre i ’90 finalmente si dipanavano e cercavano una loro via, un modo per passare alla storia dopo un decennio incredibile come quello che li aveva preceduti. In Italia un giovanissimo Jovanotti cantava a tutti la sua Serenata Rap, mentre nel mondo i Pink Floyd e i Bon Jovi dominavano le charts musicali. Al cinema arrivava il primo Robocop, in tv invece impazzavano serie come Friends e Willy il principe di Bel Air… era un bel mondo in cui crescere, tutto sommato.

Però gli anni 90 non ci avevano promesso solo divertimento. Ci avevano giurato che ci avrebbero portati dritti nel futuro, nel terzo millennio, nel 2000: una data che sembrava dovesse immediatamente regalarci macchine volanti e pistole laser a buon mercato. Eravamo pronti, stavamo solo aspettando che qualcuno ci desse il via, il lasciapassare verso quel futuro che avevamo sognato. Ken Kutaragi probabilmente in quel futuro c’era stato e ha avuto la bontà di tornare indietro negli anni 90 con un regalo per tutti noi appassionati di videogames: una Stazione di Gioco. Mai sentito come termine, fino a quel momento. L’idea era quella di creare una piattaforma in cui ritrovarsi, da soli o con degli amici, per scoprire nuovi mondi, nuovi paesaggi, nuove storie che non vedevano l’ora di essere non solo raccontate, ma persino vissute.

KenKuturagi

Sony iniziò a far vedere che il futuro dei videogiochi poteva realmente essere luminoso, prima – ovviamente – ai giapponesi (il 3 dicembre 1994), poi sbarcando negli Stati Uniti il 9 settembre 1995 e infine da noi, nella cara e vecchia Europa, appena 20 giorni dopo. Mentre in Italia un noto imprenditore milanese stava per candidarsi come Presidente del Consiglio, la PlayStation si preparava alla dominazione del mondo. E noi, reduci del Mega Drive e del Super Nintendo, non vedevamo davvero l’ora di capire quale sarebbe stato il prossimo passo dell’evoluzione (videoludica).

Il successo della prima console targata Sony fu davvero esplosivo: nei primi 3 anni di commercio, PlayStation  (che i nostri amici nipponici chiamano プレイステーション, Pureisutēshon) toccò l’incredibile somma di 40 milioni di unità vendute, entrando di prepotenza nelle case di tutti noi. Non importava il ceto sociale, il sesso o i tuoi gusti in fatto di qualsiasi cosa: la PlayStation ti avrebbe conquistato in ogni modo. Potevi persino sentirci la musica sopra, utilizzandola come uno stereo. A metà anni 90 era davvero impossibile pretendere di più. Ce l’avevamo fatta, finalmente avevamo conquistato questo benedetto via libera per andare nel futuro.

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C’è da dire che anche la Sega aveva tentato di lanciare una console analoga sul mercato, anch’essa in grado di leggere i cd: si chiamava Sega Saturn, ma ebbe vita davvero breve. La differenza enorme con la prima PlayStation derivava fondamentalmente dal costo dei giochi: quelli della Sony avevano un prezzo notevolmente inferiore per l’utente, grazie a dei costi di produzione decisamente più contenuti rispetto al competitor Sega. La facilità di sviluppo del software, il fatto – determinante – che da quel momento praticamente tutte le case di produzione di videogames volessero lavorare con la Sony e le grandi risorse impegnate per le campagne pubblicitarie (anch’esse innovative, d’impatto, incisive) fecero il resto: tra il 1995 e il 1996 la PlayStation sbaragliò qualsiasi concorrente. La Sega però non si arrese e dopo il Saturn, tentò di riprendersi una quota di mercato con l’ottimo Dreamcast, console davvero notevole che con onore cercò di contrastare il dominio Sony… senza riuscirci, però. Tra marketing ed esclusive, la prima Playstation non aveva davvero avuto rivali.

PlayStation-copy

Ma torniamo a noi, i ragazzi cresciuti negli anni 90. Ci hanno chiamato in tutti i modi: Generazione X, MTV Generation, Generazione PlayStation. Ultimamente persino Generazione Bim Bum Bam. Hanno tentato in tutti i modi di affibbiarci degli aggettivi, di definire la nostra epoca, di cercare di capire cosa ci avesse segnato maggiormente nell’ondata di cultura pop che ci aveva investiti e sconvolti. Probabilmente, come sempre, la verità sta nel mezzo e non siamo altro che un mix di tutte queste cose: tornati da scuola guardavamo i Simpson, facevamo una capatina su MTV, subito dopo i compiti (magari non sempre col sorriso sulle labbra…). Ma soprattutto, ci facevamo delle grandissime chiuse davanti alla PlayStation. Se siete capitati in un sito che si chiama MegaNerd e siete appassionati (anche) di videogiochi, è probabile che la vostra pubertà, oltre che da noti problemi ormonali, sia stata segnata anche da quel gran capolavoro di Final Fantasy VII, oppure da Winning Eleven, che ci faceva vivere esattamente le stesse emozioni del campionato (gioie, dolori, imprecazioni e persino preoccupazioni…), ma facendoci sorridere con la storpiatura di alcuni, improbabili nomi.

Restando in ambito calcistico, ovviamente c’era lui:  FIFA ’98. Quello con Song 2 dei Blur nell’opening, quello su cui abbiamo buttato davvero ore e ore, pomeriggi su pomeriggi. Forse quello che per primo ci ha fatto urlare GOL davanti a un videogioco come se stesse realmente giocando la nostra squadra del cuore.
Ma sì, chiamateci pure Generazione PlayStation o come vi pare a voi.
Ci siamo divertiti come pazzi in quegli anni strani, fatti di boyband e girlband.  Di miracoli italiani e cinepanettoni in cui Boldi duettava come se niente fosse con Dylan di Beverly Hills.
Ma soprattutto, erano gli anni delle grandi sfide alla PlayStation.

fifa 98

PILLOLE DI ANNI ’90

clintonLa PlayStation è uscita ufficialmente in Giappone nel dicembre 1994,da noi arrivò quasi un anno dopo. Quando i nostri cugini dagli occhi a mandorla cominciavano a scoprire la console della Sony,  in Italia Pippo Baudo presentava Sanremo insieme a Cannelle (?!) e Anna Oxa. A vincere la nota kermesse musicale era stato Aleandro Baldi con il brano Passerà, mentre nelle nuove proposte si faceva largo un giovanissimo Andrea Bocelli. Silvio Berlusconi aveva appena vinto le sue prime elezioni come Premier, mentre Bill Clinton era il Presidente degli Stati Uniti. Durante quell’estate, l’Italia guidata da uno strepitoso Roberto Baggio ci ha fatto sognare durante i Mondiali di USA 94, che ahinoi, videro il Brasile alzare al cielo la Coppa del Mondo.

Seven-7I FILMISSIMI

La magica scatola grigia della Sony è sbarcata nel nostro Paese nel settembre 1995. Mentre ci accingevamo a scoprire tutte le meraviglie che aveva in serbo per noi, al cinema uscivano veri e propri capolavori. Basti pensare a Seven, Braveheart, Toy Story, I Soliti Sospetti, L’esercito delle Dodici Scimmie, I Ponti di Madison County, L’uomo delle Stelle, L’Odio, Apollo 13, Jumanji, Bad Boys, Die Hard, Viaggi di Nozze, I Laureati, Dredd – la legge sono io e tanti altri ancora. Un’annata davvero pazzesca per il mondo del cinema.

IL QUINTO ELEMENTO

FIFA_Soccer_2005_[NTSC-U]-1La PlayStation viene considerata dagli esperti del mondo videoludico come la dominatrice incontrastata della cosiddetta “quinta generazione” di console, caratterizzata prevalentemente dai microprocessori a 32 bit. I titoli che vengono lanciati sul mercato segneranno in modo indelebile un’intera generazione: pensiamo a best seller come Gran Turismo, Crash Bandicoot oppure all’inizio di grandi saghe come Resident Evil, Metal Gear Solid e Tekken. Anche i titoli sportivi proposti dalla Electronic Arts hanno trovano con la PlayStation un riscontro senza precedenti: oltre a Fifa, vedono la luce anche NBA e Madden, che conquistano immediatamente il cuore dei fan del genere sportivo. La nostra amata PlayStation Uno è riuscita nell’impresa di restare in vita addirittura per un decennio, proprio grazie a titoli come quelli citati. Pensate che l’ultimo gioco prodotto per questa console, uscita nel 1994, è datato addirittura ottobre 2004. Dieci anni esatti. La produzione per i giochi di questa quinta generazione di console si è chiusa con Fifa 2005, in assoluto l’ultimo gioco mai realizzato per PS 1.

 

 

Mr. Kent

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Appassionato di fumetti, curioso per natura, attratto irrimediabilmente da cose che il resto del mondo considera inutili o senza senso. Sono il direttore di MegaNerd e me ne vanto.

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