L’Attacco dei Giganti, Nuova Stagione: Ma questa sigla?

Con l’arrivo dell’attesissima terza stagione de L’Attacco dei Giganti, non in pochi sono rimasti delusi dalla nuova sigla. Cerchiamo di capire perché

2017. Durante la messa in onda della seconda stagione, in molti si son ritrovati delusi nello scoprire che solo 12 sarebbero state le puntate che avrebbero composto la second season di Shingeki No Kyojin.

 – Ma come? Quattro anni di attesa dalla fine della prima stagione e ci date solo 12 puntate?

Delusione più che lecita se si pensa a quanti misteri ci siano ancora da chiarire, e a quanto alta sia l’aspettativa per chi, per un motivo o per l’altro, non legge il manga e non sa ancora cosa cela la famosa cantina di Grisha. Insomma, un carico così pieno di suspence genera esigenze spazientite nello spettatore.

Fortunatamente, alla fine di quella puntata che mostra Eren sprigionare un potere misterioso, non è mancato l’annuncio di una terza stagione, accompagnato dalle copertine dei Tankōbon che la terza parte sarebbe andata a coprire, suggerendoci che si sarebbe arrivati fino al volume 22 e, di conseguenza, con un totale di episodi più elevato rispetto alla stagione precedente. Si è quindi capito che la seconda stagione non è stata altro che un antipasto succulento per la terza.

2018. La terza e nuova stagione de L’attacco dei giganti è arrivata il 22 luglio in Italia grazie a VVVVID, e da poco abbiamo potuto gustare il secondo episodio.
Ma la delusione si è ripresentata.
Ciò è dovuto alla nuova opening che, pur non andando ad intaccare la qualità degli episodi sempre elevata, ha lasciato l’amaro in bocca a tantissimi fan. Non tutti, ma tantissimi.

Ed è comprensibile se si considera la differenza tra Red Swan, suddetta canzone creata da Yoshiki con HYDE, e i tre brani dei Linked Horizon che hanno accompagnato la serie animata fino all’anno scorso.
Sia chiaro: non è un brano pessimo, anzi. Ma segnala un deciso cambio di rotta rispetto agli approcci precedenti e confonde lo spettatore, che potrebbe pensare di aver messo per sbaglio una puntata di “È quasi Magia Johnny!” (si scherza, ndr).
E se a qualcuno dovesse venire in mente che la sigla non abbia nessun rilievo nella valutazione generale, si potrebbe ribattere che non è importante solo cosa ci viene raccontato, ma anche come ci viene presentato. Specialmente un prodotto audiovisivo.

https://www.youtube.com/watch?v=6Qf0B4KWeWs

Ma facciamo chiarezza e cerchiamo di spiegare questa scelta dei produttori. La prima puntata (38a se le contiamo tutte) viene introdotta, come dicevamo, da Red Swan, un pezzo soft, melodico, privo di ritmi veloci ed esente da “Sasageyo” urlati con energia. Il sentimentalismo emerge anche dalle immagini inserite durante la sigla, che si concentrano esclusivamente sui protagonisti umani e che evidenziano la controparte infantile dei personaggi principali. Quasi a voler rimarcare la loro sostanziale evoluzione e crescita. L’effetto visivo, qui, è sempre piacevole, ma mancano i giganti. Esattamente come mancano giganti nelle due puntate già trasmesse e come probabilmente mancheranno in altre che verranno.

Prendiamo in considerazione tre fattori:

  1. Le puntate sono più di 20, e quindi ci sarà, intorno all’episodio 12, una nuova opening. Questo è certo, è accaduto così anche nella prima stagione.
  2. Chi ha letto il manga sa bene che intorno a questo stesso episodio le cose potrebbero farsi un po’ più movimentate rispetto a questi capitoli un po’ più ‘“rilassati” e privi di giganti.
  3. Nell’ending mostrataci qualche giorno fa con l’episodio 2, abbiamo scoperto che i Linked Horizon stanno ancora collaborando con lo studio d’animazione.

Ergo, se da metà stagione la sigla cambierà, se i Linked Horizon son sempre lì e non son stati allontanati, e se l’azione aumenterà in maniera esponenziale… si potrebbe allora prevedere che Red Swan non sia altro che una canzone in linea con i contenuti e i ritmi degli episodi che introdurrà fino ad Ottobre circa, dove ad emergere saranno solo vicende “umane”, per poi lasciar spazio ad un pezzo più esplosivo e meno sentimentale, quando le dinamiche di trama saranno più burrascose.

No Titans no Linked Horizon, quindi.

In conclusione, ci piace pensare che WIT Studio e Production I.G. non abbiano fatto nessun passo falso (forse!) e (forse!) abbiano semplicemente fatto una scelta più che azzeccata, abbassando l’asticella al momento giusto per poi far sì che quando la si rialzi il risultato sia ancora più notevole. Questo è quello che si spera.

Ma è solo una previsione, e attendiamo con ansia l’autunno per poter dire che avevamo ragione.

Nel frattempo possiamo sicuramente sottolineare che, nonostante un po’ di frettolosità rispetto al manga, questi due episodi non hanno deluso, specie quando la soundtrack prende il sopravvento con maestosi e suggestivi cori che guidano Levi.

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