La Stella della Senna: origini e curiosità dietro la maschera

La più famosa eroina francese è senza dubbio Lady Oscar, ma sul podio dopo di lei il posto spetta alla Stella della Senna

Tra spade lucenti e cavalli al galoppo, carri stridenti e qua e là qualche schioppo, si fece strada negli anni 80 la bella Simone Lorène, fioraia dei bassi borghi di Parigi, alias La Stella della Senna.

Solo in Italia al titolo dell’anime che l’ha resa famosa e apprezzata è stato aggiunto il nome del suo coprotagonista, Il Tulipano Nero – La Stella della Senna, altro spadaccino dotato di eguale eleganza che combatteva i soprusi dell’aristocrazia francese sotto un’identità nascosta.

La serie televisiva giapponese è stata creata nel 1975 e solo in seguito trasposto da Asuka Morimura in manga, in seguito purtroppo interrotto prima di arrivare alla conclusione. La storia originale è di Mitsuru Kaneko e la regia di Yoshiyuki Tomino e Masaki Osumi; la serie è il frutto di una coproduzione Unimax e Sunrise, si compone di 39 puntate ed è andata in onda per la prima volta in Giappone nel 1975, mentre in Italia è arrivata su Italia 1 solo nel 1984.

Simone Lorène è una ragazza di 15 anni, solare e allegra, che regala sorrisi a tutti i suoi clienti e aiuta i genitori come fioraia nella Parigi del 1770. Al trono ci sono Re Luigi XVI e la sua consorte Maria Antonietta, famosa per le sue feste sfarzose e le spese eccessive a discapito del popolo di Francia.

Un giorno inaspettatamente la bella Simone viene avvicinata dal Conte de Vaudreuil, nel manga Conte De Forge, che senza un apparente motivo la prende in simpatia e decide di insegnarle l’arte del combattimento con la spada, facendola diventare in breve tempo una grandissima spadaccina.

Il Conte ha un figlio maschio, Robert, altrettanto abile con la spada e già famoso nei bassi borghi come Il Tulipano Nero, combattente misterioso che punisce i nobili aristocratici in favore del popolo. Ma cosa lega il destino di Simone, di così umili origini, a questa ricca famiglia? Ebbene quelli che la ragazza crede suoi genitori naturali non sono che una famiglia adottiva scelta per la figlia illegittima dell’imperatore Francesco I, padre della regina di Francia Maria Antonietta. Da una lunga relazione nascosta con la bellissima cantante lirica dell’Opera venne alla luce la piccola Simone, non potendola crescere liberamente l’imperatore decise di affidarla al suo caro amico, il Conte de Vaudreuil per l’appunto, che a sua volta le trovò una sistemazione sicura lontano dall’ambiente reale.

Durante uno degli ennesimi soprusi da parte di nobili corrotti, la ragazza rimane orfana dei suoi genitori adottivi e il conte senza il minimo indugio decide di adottarla per proteggerla al meglio dai loschi intrighi di palazzo. Simone comincia così a frequentare il convento di Panthémon, un’esclusiva scuola per ragazze appartenenti all’alta nobiltà, dove s’insegnano letteratura e galateo.

Ancora ignara su chi siano realmente i suoi genitori e sua sorella, Simone vede morire anche il suo protettore in un agguato e da quel momento lei e il suo fratellastro adottivo, Robert de Vaudreuil, diventeranno eroi mascherati e combatteranno fianco a fianco contro l’ingiustizia sociale della società del tempo. Da qui hanno inizio le tante avventure della Stella della Senna e del Tulipano Nero, sarà così che la nostra eroina diventerà una figura leggendaria.

Il manga si conclude proprio in questo frangente, lasciando la povera Simone senza il suo amato fratello, accusato ingiustamente di aver tentato di assassinare il re.

Il susseguirsi di avventure di Simone la porterà in breve tempo a scoprire di avere una sorella e che questa è niente di meno che Maria Antonietta. Col passare degli anni il clima politico francese si fa sempre più pesante, con un re ed una regina che non si rendono minimamente conto della pessima situazione del loro popolo. Mal consigliati da nobili corrotti, commettono un errore dopo l’altro fino ad arrivare allo scoppio della rivoluzione e, durante un tentativo di fuga, vengono catturati e condannati a morte. A questo punto Simone cerca invano di aiutare sua sorella a fuggire, ma Maria Antonietta rifiuta la fuga e le affida i suoi due figli, Luois Charles e Marie Therese (anche loro erano stati imprigionati), proprio il giorno prima della decapitazione.

L’anime ci lascia con l’ultima avventura della Stella della senna, in cui la ragazza libera i suoi nipoti e insieme a Robert lascia per sempre Parigi per costruire una nuova vita. Nella realtà storica i due bambini sono stati esiliati dopo anni di prigionia, mentre il finale del manga prevedeva la fuga solo di Luois Charles durante un momento di caos.

Fino a quest’anno il manga originale era inedito in Italia, la J-Pop ha però recentemente pubblicato un bel cofanetto in due volumi formato tankobon al prezzo di 19,80 Euro. I volumetti sono acquistabili anche separatamente al prezzo di 9,90 Euro l’uno. L’edizione è molto curata, sovraccopertina con i disegni originali e colori che ricordano i giornali scandalistici dell’epoca.

Vi lasciamo con un paio di curiosità:

  • Inizialmente l’opera avrebbe dovuto intitolarsi Il vortice di Boulogne e la protagonista avrebbe dovuto nascondersi tra i boschi, ma poi la storia avrebbe ricordato troppo da vicino il Guglielmo Tell, per questo si è optato per L’Etoile de la Seine .
  • Uno dei motivi per cui in Italia il titolo dell’anime è stato cambiato con Il Tulipano Nero, è il famoso sceneggiato omonimo con Alain Delon del 1964 che rese già noto l’eroe mascherato.

  • La serie non ha nulla a che vedere con il romanzo omonimo di Alexandre Dumas, ambientato un secolo prima nei Paesi Bassi.

  • Il titolo della sigla italiana è I ragazzi della Senna, è scritta da Alessandra Valeri Manera e Augusto Martelli e cantata da Cristina D’Avena. La versione incisa sul 33 giri Fivelandia contiene un errore nel testo: “Il 4 luglio c’è la rivoluzione”, data della dichiarazione d’indipendenza americana scambiata col 14 luglio, quella storica dello scoppio della rivoluzione francese. L’errore è stato poi corretto saltando una parte del montaggio per le pubblicazioni successive, ma durante tutta la prima messa in onda, la sigla andò con la versione contenente questo scivolone storico.

Saki

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Cuore giapponese in un corpo italiano, leggo manga dalla più tenera età e sogno ancora di cavalcare Falcor! Curiosa fino allo sfinimento, sono pronta a parlarvi delle mie scoperte!

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