Etna Comics 2019 – Tutti i vincitori del Premio Coco

Durante l’edizione 2019 di Etna Comics è andato in scena, per la prima volta in assoluto, il Premio Coco: un nuovo riconoscimento che punta a premiare l’eccellenza del fumetto italiano. Ecco tutti i premiati

Etna Comics è una manifestazione sempre più ambiziosa, che punta a diventare un vero e proprio punto di riferimento per i Festival dedicati al mondo del fumetto e alla cultura pop in generale: proprio in quest’ottica, quest’anno ha istituito un nuovo riconoscimento, il Premio Coco, intitolato alla memoria di Giuseppe Coco, un artista che ha dato lustro alla Sicilia e alla provincia di Catania, meritando di essere riscoperto dalle vecchie generazioni e conosciuto dalle nuove, anche a livello internazionale.

Nella giornata di sabato 8 giugno, Alessandro Di Nocera (giornalista e direttore del prestigioso riconoscimento) ha condotto un talk in una delle sale principali del Festival, in cui davanti a una platea di appassionati e addetti ai lavori ha annunciato i premiati e dato vita a un’interessante discussione sul ruolo, anche politico, che deve avere un certo tipo di fumetto.

Questa prima edizione è stata dominata dalla presenza femminile: sia dalle autrici che dai prodotti con protagoniste in rosa, le donne sono state le vere protagoniste del Premio Coco.

Ecco chi sono stati i premiati, con la motivazione ufficiale data dalla giuria, composta da giornalisti del settore e professionisti del mondo della comunicazione, durante la bellissima ed esclusiva serata degli Etna Comics Awards, avvenuta nella serata di sabato 8 giugno.

Premio Coco | Prima edizione: tutti vincitori

Miglior Sceneggiatore: LORENZO CALZA
Per aver contribuito a introdurre nel fumetto italiano ad ampia diffusione – proseguendo con assoluta originalità lungo una strada aperta già in passato da alcuni grandi maestri della sceneggiatura – tematiche di alta rilevanza sociale e politica, dal disagio giovanile alle problematiche connesse all’immigrazione, dall’incontro/scontro tra genti e culture diverse in ambito metropolitano ai punti critici del sistema capitalista. Tutto questo è accaduto e accade sulle pagine di “Julia”, serie creata da Giancarlo Berardi e edita dalla Sergio Bonelli Editore di cui è un autore di riferimento e dove la sua impronta stilistica risulta chiara e riconoscibile, riuscendo a adottare con grande attenzione e sensibilità un punto di vista femminile.
È tuttavia noto al pubblico anche per “She”, vignette da lui concepite per il web e improntate su una figura di donna che ragiona attraverso calembour di volta in volta divertenti, disincantati, inquietanti, leggeri, profondi, laddove il sentire femminile diventa specchio e simbolo di un vissuto contemporaneo che non conosce identità di genere.
Per questo il Premio come Miglior Sceneggiatore della prima edizione del Premio Giuseppe Coco viene conferito dalla Giuria a Lorenzo Calza.

Miglior Disegnatore: WERTHER DELL’EDERA
Il suo stile dinamico ed espressionista che rigetta il realismo per farsi linguaggio volto a comunicare senza tuttavia cedere alle facili interpretazioni, ha saputo adattarsi a ogni genere di narrazione infondendogli forza e originalità. Il suo “Il Corvo: Memento Mori” – sceneggiato da Roberto Recchioni e pubblicato da Edizioni BD – ha infuso nuova linfa e nuovo fascino a un concept iconico. Ne “Le voci dell’acqua”, edito da Feltrinelli Comics, ha saputo evocare e dare forma ai fantasmi interiori di Tiziano Sclavi. In “Dylan Dog: Il sangue della Terra” ha interpretato con linee inquiete e ironiche una fiaba nera d’impronta contemporanea.
Per questo il riconoscimento come Miglior Disegnatore della prima edizione del Premio Giuseppe Coco viene conferito dalla Giuria a Werther Dell’Edera.

werther dell'edera

Miglior Colorista GIOVANNA NIRO
La sua tavolozza cromatica iperrealista ha contribuito a imporre nuovi standard qualitativi all’interno del fumetto mainstream italiano, riuscendo a impreziosire linee e sfondi di artisti dal tratto ogni volta diverso, all’interno di narrazioni di ogni genere. Lo straordinario lavoro effettuato su “Il Corvo: Memento Mori” (pubblicato dalle Edizioni BD), dove le tinte monocromatiche tendono a dare corpo al segno cinetico e ineffabile di Werther Dell’Edera, è da considerare come un fondamentale punto d’arrivo professionale. Le sofisticate venature color seppia che intridono i flashback di “Mister No Revolution” comunicano tutta la nostalgia per un universo narrativo di intatta vitalità, capace di affermarsi anche presso nuove generazioni di lettori.
Per questo il riconoscimento come Miglior Colorista della prima edizione del Premio Giuseppe Coco viene conferito dalla Giuria a Giovanna Niro.

Miglior Autore Unico FABRIZIO DORI
Le sue tavole si fondano su un vertiginoso sincretismo capace di coniugare in un’eccezionale visione d’insieme gli stili figurativi più disparati, riuscendo a rendere armonici e originali quelli che potrebbero apparire come degli ossimori grafici e cromatici: Post-impressionismo, Espressionismo, Arte classica, etnica e orientale, Futurismo, Surrealismo, Pop Art, Astrattismo, Romanticismo, Crepuscolarismo, grafica cartoonesca. Il suo storytelling e l’espressività dei suoi personaggi puntano a condurre il lettore in un mondo denso di mitologia, filosofia, dramma, gioia, sospeso tra fiabesco e fantasy, timori e aspirazioni collettive, alla ricerca di un rinnovamento esistenziale, a contatto con una natura ricostruita, in comunione con una spiritualità non corrotta.
Per le suggestive qualità mostrate nel romanzo grafico “Il Dio Vagabondo”, edito in Italia da Oblomov, il riconoscimento come Miglior Autore Unico della prima edizione del Premio Giuseppe Coco viene conferito dalla Giuria a Fabrizio Dori.

Miglior Serie, Miniserie o Collana: COSMA & MITO
Un progetto seriale che cavalca le tendenze del presente aprendo una strada verso il futuro, un fantasy young adult – protagonisti, una combattiva madre guerriera e suo figlio – che guarda al dinamismo e all’intelligenza delle migliori serie animate americane e nipponiche innestandole su un tessuto del tutto inedito, quello del profondo Sud dell’Italia e, nello specifico, del folklore mitologico calabrese, declinato in duplice chiave: culturale e di puro entertainment.
I suoi autori, lo sceneggiatore Nicola Zurlo e il disegnatore Vincenzo Filosa costruiscono una storia avvincente, dinamica e colta attraverso tavole tanto leggibili quanto sofisticate, generando un eccitante connubio tra popolarità mainstream, estetica manga e fervore underground. Caratteristiche che si aprono con naturalezza al mondo della multimedialità.
Questi sono i motivi che hanno convinto la Giuria ad attribuire a “Cosma & Mito: L’antro dei Lupiminari” – primo tomo di una saga edita da Coconino Press – il riconoscimento come miglior Serie, Miniserie o Collana della prima edizione del Premio Giuseppe Coco.

Miglior Libro: POST PINK
Un’antologia che indaga il corpo, la mente, l’anima, il sentire delle donne per comunicare una necessità di cambiamento che dovrebbe investire tutta la collettività, al di là delle distinzioni di genere. Un libro militante e femminista in cui però il discorso sull’essere donna sa trasformarsi in un’istanza ecumenica per una mutazione evolutiva di ogni tipo di rapporto umano, in ogni contesto sociale, civile e politico. Una curatrice, Elisabetta Sedda, capace di convogliare e amalgamare in un unico volume i racconti di nove autrici di diversa provenienza geografica emerse dalle realtà dense di energia e vitalità del web, dell’autoproduzione, dell’editoria indipendente, dei collettivi artistici, facendo valere le loro innovative visioni grafiche e narrative anche nel mainstream delle accademie, delle agenzie pubblicitarie e delle riviste illustrate ad alta diffusione.
Loro sono Josephine Yole Signorelli, alias Fumettibrutti; Margherita Tramutoli, conosciuta col nome d’arte di La Tram; Sara Menetti, Alice Milani, Margherita Morotti, Sara Pavan, Cristina Portolano, Silvia Rocchi e Alice Socal. Coi loro stili peculiari, capaci di coniugare realismo viscerale e arte astratta, dramma e ironia, tenerezza e forza, verità e aspirazioni, hanno provato a indicarci problematiche irrisolte e nuove strade da percorrere. Con la loro professionalità ci fanno in questo momento partecipi dei valori dell’impegno, della costanza, dell’applicazione, inscindibili da quelli dell’immaginazione artistica.
Questi sono i motivi per i quali la Giuria del Premio Coco ha deciso di attribuire, nell’anno della sua prima edizione, il riconoscimento come Miglior Libro a “Post Pink: Antologia di Fumetto Femminista”, edito da Feltrinelli Comics.

Eccellenza Italiana: SARA PICHELLI
All’interno del suo personalissimo stile è riuscita a coniugare la suggestiva raffinatezza dei manga di genere seinen e shojo con la spettacolarità plastica dei comics americani e il dinamismo delle produzioni animate. La sua originale interpretazione grafica di Ultimate Spider-Man e il suo straordinario, cinematico storytelling, nelle storie concepite da Brian Michael Bendis, non solo hanno contribuito a rendere l’eroe afroamericano Miles Morales una nuova icona dell’entertainment, ma hanno anche indirizzato verso una precisa tendenza grafica e narrativa un’intera nuova generazione lettori e di autori. Una dimensione professionale e artistica di assoluto valore culminata negli espliciti riconoscimenti nei credits di un blockbuster live action come “Spider-Man: Homecoming” e, ancora di più, del film d’animazione “Spider-Man: Un nuovo universo”, graziato da un successo planetario di critica e di pubblico nonché vincitore del Golden Globe e del Premio Oscar.
Per questo il riconoscimento per l’Eccellenza Italiana nell’ambito della prima edizione del Premio Giuseppe Coco viene conferito dalla Giuria a Sara Pichelli.
sara pichelli

 

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