Anche Lena Headey accusa Weinstein di molestie sessuali

Anche Lena Hadey si unisce alla lunga lista di attrici che hanno denunciato le molestie subite nel corso degli anni da parte di Harvey Weinstein, il potente produttore hollywoodiano fino a qualche settimana fa a capo della Miramax, società che aveva contribuito a fondare. A scoperchiare questo vaso di Pandora ci ha pensato un’inchiesta del New York Times, che ha raccolto le denunce di tante attrici che hanno subito abusi sessuali da parte del produttore.

Lena Hadey, una delle star di Game of Thrones – Il Trono di Spade, in cui interpreta la perfida Cersei Lannister, ha pubblicato una serie di tweet in cui racconta la sua personale esperienza con Weinstein: stando a quanto riporta l’attrice, il produttore diventò “furioso” dopo aver incassato un rifiuto alle sue avances sessuali.

Di seguito riportiamo i tweet originali dell’attrice, con la traduzione in italiano:

«La prima volta in cui ho incontrato Harvey Weinstein è stato al Festival del Cinema di Venezia. Stavano proiettando il film I fratelli Grimm e l’incantevole strega (durante le riprese ero stata vittima delle prepotenze senza fine del regista Terry Gilliam). A un certo punto Harvey mi ha chiesto di fare una passeggiata vicino all’acqua, sono scesa con lui e poi si è fermato, ha fatto un commento allusivo, un gesto, e io mi sono semplicemente messa a ridere. Ero davvero scioccata, mi ricordo di aver pensato ‘deve essere uno scherzo’. Ho detto qualcosa come: ‘Su, dai. Sarebbe come baciare mio padre! Andiamo a prenderci un drink, torniamo dagli altri’. Non sono mai più stata in nessun film della Miramax».

«La volta successiva fu a Los Angeles. Anni dopo. Avevo sempre pensato che non ci avrebbe più provato con me, non dopo averlo rifiutato ridendo. Credevo che avrebbe rispettato i miei confini e che forse avrebbe voluto parlare di un potenziale lavoro».

«Mi ha chiesto d’incontrarci per la colazione. Abbiamo mangiato e parlato di fare dei film. Mi ha fatto delle domande sulla mia vita sentimentale, ma ho riportato la conversazione su qualcosa di meno personale. Successivamente è andato in bagno e quando è tornato ha detto “Saliamo in camera, voglio darti una sceneggiatura”. Quando entrammo in ascensore tutto il mio corpo è entrato in allerta, l’ascensore saliva e ho detto ad Harvey “Non sono interessata a niente oltre al lavoro, per favore non pensare che sia qui con te per qualsiasi altro motivo, non succederà nulla”. Non so cosa mi sia preso in quel momento, avevo solo una forte sensazione di non volerlo vicino a me»

«È rimasto in silenzio per un po’, furioso. Siamo usciti dall’ascensore e siamo andati verso la sua stanza. La sua mano era sulla mia schiena, mi spingeva avanti senza dire una parola e mi sono sentita completamente impotente. Ha provato ad aprire la porta ma la sua chiave non funzionava, quindi si è davvero arrabbiato. Mi ha accompagnato fuori dall’albergo tenendo ben stretto il retro del mio braccio, ha pagato per la mia macchina (probabilmente era un taxi, ndr) e mi ha sussurrato nell’orecchio ‘Non dire niente di tutto questo, nemmeno al tuo manager o al tuo agente’. Sono salita in macchina e ho pianto».

Harvey Weinstein è stato licenziato dalla Miramax, la stessa società che ha contribuito a fondare, quattro giorni dopo la pubblicazione dell’inchiesta del New York Times. Al momento è stato denunciato da oltre quaranta donne, a cui oggi si è unita anche Lena Headey.

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